L'ANALISI
04 Agosto 2023 - 13:10
TRIGOLO - Madonnina della Renga: non c'è pace. Per la terza volta un gruppo di vandali si è introdotto nottetempo nell'Oasi alla periferia del paese gestita dai volontari del Tpa Trigolo e, divelti cancelli e cancelletti, ha preso dall'edicola l'immagine di Maria per farla sparire. Si tratta, peraltro, di un atto di pura vigliaccheria, dato che l'effige sottratta era stata realizzata, dopo la rottura della statua originale, in forex, un materiale che varrà sì e no 20 euro: «Hanno deturpato per l'ennesima volta la Renga e ormai non abbiamo più parole per descrivere la nostra frustrazione – commenta Agostino Barbieri, presidente del Tpa –. Non so chi possa essere stato e nemmeno ne capisco il senso. Avevamo in programma di mappare l'area inserendola in un percorso di valorizzazione turistica ma, ormai, comincio a pensare che sia impossibile andare avanti. Solo amarezza».
L'identikit dei responsabili, mancando la videosorveglianza in zona e trattandosi di un'area verde molto isolata, fondamentalmente impossibile. Complicato persino fare ipotesi: il Tavolo Permanente delle Associazioni di Trigolo, com'è ovvio che sia, non ha nemici. Anzi, fanno del bene a tanti e fanno fondamentalmente solo quello. Anche la goliardata giovanile, sfuggita di mano, pare un'ipotesi remota.
D'altronde è la terza volta, e c'è stato messo dell'impegno nel fare il peggio possibile. Sgomento anche a livello istituzionale: «Condivido il dolore espresso dai volontari – commenta il sindaco Mariella Marcarini –, specialmente considerando che ogni singola volta, di loro tasca e volontà, si impegnano per riqualificare l'oasi. Posso esprimere, personalmente e da parte dell'intera comunità di Trigolo, solo profonda tristezza. E condanno quella che non è tanto inciviltà, ma anche e soprattutto 'imbecillità'. Non sappiamo se si tratti di adulti, di giovani o di chicchessia. Sappiamo solo che è una mancanza di rispetto intollerabile non soltanto nei confronti della fede delle persone ma anche della comunità. L'unica risposta possibile è la sensibilizzazione, istituzionale e nelle famiglie. Ma basterà?»
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