L'ANALISI
31 Luglio 2023 - 16:11
Leoni mostra il progetto dell’incrocio. A fianco il sindaco Bongiovanni
CASALMAGGIORE - «Il progetto non si limita a creare un semplice incrocio a raso, ma crea sulle due direttive di Motta San Fermo e di Vicomoscano due incroci con tre canalizzazioni reciproche, che permettono in entrata e in uscita di migliorare la sicurezza di chi attraversa la strada con una illuminazione potenziata, anzi innovativa, di circa 17 punti luce». La descrizione è del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Giovanni Leoni che in consiglio comunale, rispondendo a una interpellanza di Annamaria Piccinelli (‘VivaceSostenibile’), ha mostrato per la prima volta, progetto alla mano, come verrà trasformato l’incrocio pericoloso lungo la Sabbionetana.
Leoni ha fatto una premessa ricordando che «quell’incrocio è stato teatro di incidenti pesanti, drammatici e nel tempo non si era mai fatto nulla». Una «situazione dimenticata» che «noi — ha continuato — nel primo mandato abbiamo affrontato, rafforzando le due spalle laterali nel fosso colatore, per tentare di dare un minimo di accesso alla viabilità comunale, soprattutto da Motta». Il vicesindaco ha sottolineato lo sforzo messo in atto per «far del bene alla comunità» anche con questa operazione. «È il principio che mi spinge dopo 23 anni a fare le cose, magari si sbaglia e magari facciamo degli errori, siamo umani, però il tentativo è di trovare soluzioni positive».
In questo caso a risolvere il problema viabilistico è la S.T.A., che «all’interno dell'impianto del depuratore è proprietaria di una piccola area nella quale si trova un impianto che sottopone a trattamento i rifiuti non nocivi, prima che siano mandati in depurazione». La ditta vuole potenziare la capacità dell’impianto e il Comune per competenza territoriale è coinvolto nell'operazione autorizzativa.
L’iter, ha ricordato Leoni, è iniziato nel 2019, quando «sono iniziati gli incontri. Ed è stato in quella sede che abbiamo colto l’opportunità di intervenire sulla viabilità, a fronte di una leggera implementazione dei mezzi e dei camion diretti al loro impianto. Oggi parliamo di circa cinque mezzi in entrata e in uscita, rispetto a una richiesta autorizzativa che prevede un potenziamento di impianto per il quale è stimato un aumento di dieci camion. Parliamo quindi di 15 camion giornalieri, non parliamo di numeri insostenibili. Senza imporre nulla abbiamo chiesto la loro sensibilità nei confronti del territorio e abbiamo avuto una risposta positiva».
In tutto il percorso si è giunti infine a una intesa tra azienda, Comune e Provincia per la riqualificazione dell’incrocio. «La soddisfazione è che questo progetto che vi mostro è definitivo. Il Comune dovrà approvare l’esecutivo e una volta fatto questo dovrà procedere con gli espropri. Per poter realizzare questo incrocio, verrà eliminato il dislivello che c'è tra la quota delle strade comunali e la quota della strada provinciale».
Tutta l’operazione costerà all’azienda circa 400mila euro. «A nome della giunta esprimo la grande soddisfazione per questo intervento, che comunque prevede già un bell’allargamento verso Motta San Fermo. Se i tempi di acquisizione delle aree e degli accordi bonari non andranno per le lunghe si immagina, con l’azienda, che i lavori possano iniziare per fine 2023, inizio 2024. Ringrazio il presidente della S.T.A. Giuliano Fontanesi e l’ingegner Martelli per questa intesa. L’azienda si è sempre posta in modo molto costruttivo».
Piccinelli ha commentato osservando che vedendo il progetto «mi sembra uno svincolo autostradale che si immette in una poco più che capezzagna, cioè la strada di Motta». A suo avviso l’assetto previsto «incoraggia un certo sprint mentre poi invece ti trovi in una strozzatura. Per questo chiedevo se non fosse il caso che il Comune mettesse un incremento (di impegno di spesa, nda) proprio per allargare la strada verso Motta. Apprendo con favore comunque che un tratto verrà allargato». Leoni ha precisato che l’innesto è stato valutato e progettato «dai progettisti dell’azienda che si sono confrontati con i tecnici della Provincia. Quel dimensionamento è stato calcolato perché sia sufficiente e per evitare di occupare in modo scorretto la sede stradale della 420, cercando così di evitare gli incidenti».
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