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CREMONA: POLIZIA POSTALE

Operazione "Enemy love": 52enne ai domiciliari per i reati di stalking e Revenge porn

L’indagine è nata dalla denuncia di una giovane donna cremonese di 32 anni, vittima di minacce e ingiurie, perseguitata per diversi mesi dal suo ex fidanzato al quale è stato applicato il braccialetto elettronico

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

19 Luglio 2023 - 19:03

Operazione "Enemy love": 52enne indagato per i reati di stalking e Revenge porn

CREMONA - Al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona e dal Servizio Polizia Postale di Roma, lo scorso 29 giugno la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Cremona, con il supporto del personale della locale Squadra Mobile, ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un cinquantaduenne indagato per i reati di “stalking” e “Revenge porn”. L’indagine è nata dalla denuncia di una giovane donna cremonese di trentadue anni, vittima di minacce e ingiurie, perseguitata per diversi mesi dal suo ex fidanzato – un uomo molto più grande di lei – che non aveva accettato la fine della loro relazione e che aveva pubblicato le foto di nudo destinate a rimanere private, che la donna gli aveva inviato durante la loro relazione.

Alla diffusione di tale materiale sessualmente esplicito si erano aggiunti messaggi estremamente offensivi e di body shaming, minacce di morte ed altri numerosi messaggi con la descrizione di come l’uomo avrebbe rovinato e diffamato la ragazza, sia sul luogo di lavoro – con l’intento di farla licenziare – che nell’ambito delle amicizie comuni. La donna aveva scoperto altresì un messaggio del suo ex, rivolto alle amicizie del profilo social, con cui chiedeva agli amici di contattarlo qualora l’avessero vista frequentare altri uomini. Questa ulteriore richiesta dimostrava il livore e l’elevata pericolosità del 52enne, che era intenzionato a perseguitare la donna anche nelle sue future frequentazioni, impedendole di proseguire una vita sociale serena.

La perquisitone effettua presso l’abitazione dell’indagato ha portato al sequestro di uno smartphone e di 5 stampe fotografiche che lo ritraevano con la parte offesa. All'uomo, destinatario della misura degli arresti domiciliari ma da ritenersi innocente fino a sentenza irrevocabile, è stato applicato il braccialetto elettronico con la prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione, di non comunicare con persone diverse da quelle conviventi e di non utilizzare il computer o il telefono cellulare per accedere a Internet o alle piattaforme social.

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