L'ANALISI
13 Luglio 2023 - 05:10
Il Safer Place installato a bordo di una vettura
CREMONA - Tra occhi elettronici, palmari e nuovi progetti in corso di definizione (tra cui quello relativo al Taser, la pistola elettrica), la Polizia locale strizza sempre più l’occhio alla tecnologia.
Dopo le novità di inizio 2023, è infatti in procinto di partire la sperimentazione di Safer Place, un potente strumento di derivazione militare riadattato all’uso nel contesto urbano.
«In questi giorni è in corso l’installazione del dispositivo su uno dei veicoli della flotta – spiega il comandante, Luca Iubini – un procedimento non banale, per il quale si è reso necessario l’intervento dei tecnici dell’azienda produttrice. A partire dalla prossima settimana, invece, partirà il percorso formativo necessario per l’utilizzo, non troppo complicato ma comunque bisognoso di personale che abbia competenze digitali, necessarie per gestire quello che a tutti gli effetti è un impianto di video sorveglianza in movimento. Contiamo di essere pronti per fine mese, in modo da partire regolarmente il primo agosto con la fase di sperimentazione, che avrà una durata di cinque mesi».
«È uno strumento che per forza di cose avrà bisogno di una graduale fase di sperimentazione – spiega l’assessore con delega alla Sicurezza, Barbara Manfredini – ma che attraverso lo sviluppo delle adeguate competenze si rivelerà un ulteriore e prezioso strumento a disposizione della Polizia locale».
In buona sostanza, un occhio elettronico super efficiente a supporto degli operatori, che permetterà loro di conoscere in tempo reale i veicoli privi di assicurazione e revisione, oltre che di monitorare eventuali comportamenti scorretti alla guida: ad esempio, l’uso dello smartphone.
Con una capacità di 12 visure al secondo a 360 gradi, potrà intercettare più veicoli in transito nel tratto di strada dove si trova la pattuglia, ma non avrà finalità sanzionatorie: sarà infatti sempre l’agente a dover fermare l’automobilista per contestare le infrazioni e controllare i documenti, ma certo agevolerà il lavoro di chi ogni giorno è impegnato nella tutela della sicurezza stradale.
Dopo una prima fase di sperimentazione, della durata di circa un mese, svolta nello scorso febbraio, per gli agenti della Municipale l’utilizzo del palmare è ormai all’ordine del giorno. Un supporto tecnologico da utilizzare direttamente sul campo, con benefici immediati e a lungo termine, per ottenere servizi migliori in generale e più mirati.
«Quasi tutti gli operatori esterni sono ormai dotati di questa strumentazione – racconta Iubini – e l’obiettivo è quello di di arrivare a gestire almeno il 50% delle pratiche tramite palmare entro la fine dell’anno, alleggerendo così di netto il carico di lavoro della centrale operativa». Uno strumento, soprattutto per gli operatori meno avvezzi alla tecnologia, che ha richiesto una fisiologica fase di adattamento, ma ormai gestito senza problematiche di sorta anche grazie ad una formazione non solo tecnica ma anche atta alla comprensione delle potenzialità dello strumento stesso.
«Un notevole risparmio di tempo e risorse – sottolinea Manfredini – uno strumento utilissimo per incrementare l’efficienza del servizio».
Operazioni di routine, dunque, digitalizzate e geolocalizzate, anche al fine di creare un vero e proprio database, utile sia in termini di consultazione che di risoluzione delle criticità. Un lavoro, questo, tuttavia ancora in corso: «Al momento i dati raccolti non sono sufficienti – precisa Iubini – servirà almeno un anno di raccolta per poter poi andare a definire gli hotspot».
Sempre attivi anche gli occhi elettronici di Parco Galli, giardini di Piazza Roma e Parco Montalcini, nell’ambito del progetto ‘Sicuri nei Parchi’, il cui sottoprogetto ‘Viviamo il Parco’ è destinato ad espandersi anche ad altre aree della città.
Alle dotazioni tecnologiche, è in procinto di affiancarsi anche un nuovo ed importante progetto formativo: «È stato calendarizzato per fine agosto un nuovo corso di tecniche operative - spiega Iubini – riguardanti la gestione di varie situazioni. Dalla corretta tecnica di ammanettamento passando per la gestione del fermo di veicoli, sarà un ulteriore strumento volto ad innalzare lo standard professionale degli agenti. Un incremento della preparazione che, in un prossimo futuro, andrà a riguardare anche l’ambito tecnico-normativo».
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