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Revenge porn, la moglie tradita: «Il video di mio marito e l'amante l'ho mandato solo a due amiche»

Si difende in aula la 50enne accusata di aver divulgato il video osé «con un link non protetto da password»: «Mi tradiva con la mia migliore amica, a cui avevo dato dei soldi per aiutarla. La mia famiglia rovinata»

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

10 Luglio 2023 - 17:18

Revenge porn, moglie tradita diffonde il video intimo del marito e l'amante: a processo

CREMONA - L’avvocato che la difende: «Signora, lei sa perché siamo qui. Ci può spiegare?». E lei lo spiega al giudice: «Nel 2019 ho scoperto che mio marito mi tradiva con la mia migliore amica, l’amica che ho sempre aiutato, le ho dato anche dei soldi. E l’ho scoperto sullo smartphone di mio marito: su WhatsApp c’era un video» di coniuge e amante ripresi durante un rapporto sessuale. Ma «quel video, io l’ho girato solo ad una mia amica e a una mia cugina, perché non credevano che mio marito mi tradisse». Arrabbiata, ogni sguardo all’ex amica in aula, è una fucilata.


Si difende la moglie tradita, 50 anni, dall’accusa di revenge porn: di aver divulgato il video osé «con un link non protetto da password». Dunque, tutti avrebbero potuto vederlo, secondo il perito informatico e l’avvocato di parte civile Monica Nichetti. La moglie tradita, assistita dall’avvocato Fabio Galli, fa verbalizzare: «Signor giudice, non le dico la situazione, sono diventata come matta, la mia vita rovinata, i miei figli rovinati, ma io ho girato il video non perché diventasse pubblico, per carità. Io l’ho girato solo a una mia amica che non ci credeva. Mi ha detto: ‘Ma è impossibile, quando lo vedo è una brava persona, innamorato della famiglia’. Invece no, era tutto il contrario». E per lo stesso motivo, «l’ho girato a mia cugina». Il 18 dicembre sarà emessa la sentenza.


Il 2019 è l’anno del «patatrac». Alle 8.30 del 29 ottobre, la presunta vittima di revenge porn si precipitò in Questura. Da un anno aveva rotto la relazione con l’amante «perché stufa». Come in un confessionale, al poliziotto disse: «Sono sposata». Precisò che «con la famiglia del mio ex amante eravamo molto amici, ci frequentavamo anche nelle nostre case». Prese coraggio, raccontò: «Dopo molta insistenza e lunghi corteggiamenti, ai primi mesi del 2017 ho accettato di uscire con lui senza dire nulla a mio marito». Il primo appuntamento a casa dell’uomo: moglie in vacanza, casa libera. Seguirono altri incontri. Al poliziotto, la donna spiegò che i due si davano appuntamento sempre il venerdì mattina, il giorno in cui la moglie tradita andava a Milano e il marito infedele «era più libero e tranquillo».

Lui l’aspettava in auto, in un parcheggio vicino a casa di lei. Partivano per il Piacentino. Qui l’uomo aveva un camion alcova. «In seguito, sono venuta a sapere che a mia insaputa, senza la mia approvazione, il mio ex amante filmava interamente tutto quello che succedeva all’interno della cabina. Non so dire con che cosa filmasse. Io nel camion non ho mai visto una videocamera. Se l’avessi vista, non avrei mai autorizzato e approvato la cosa». Agli inizi del 2018, la donna troncò la relazione clandestina. Ad agosto del 2019, sul posto di lavoro si presentò la moglie infuriata. «Sei l’amante di mio marito, ti farò vedere io le prove dei tuoi incontri di sesso con mio marito e te la farò pagare a caro prezzo, vedrai». Mesi dopo, «su messenger da un profilo mi sono arrivati degli screenshot». Erano i frame del video.


A febbraio scorso, la donna lo ha ripetuto al processo. «Io non sapevo di essere filmata. Sul camion non ho visto telecamere e quando ho chiesto spiegazioni, lui ha negato di aver fatto quel filmato. Purtroppo, oltre a me, quelle immagini sono state inviate anche a mio figlio». Due coppie di amici saltate per aria. «Attualmente - aveva aggiunto la presunta vittima di revenge porn — io e mio marito siamo separati. All’epoca il nostro rapporto era già rovinato ed è peggiorato quando lui, con la storia di quel video, è venuto a sapere che ero stata con un altro». Con il marito della sua migliore amica.

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