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Elementari, nuovi orari: genitori sulle barricate

Raccolta firme partita a Roggione. La preside: «Cambio concordato e comunicato»

Elisa Calamari

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06 Luglio 2023 - 05:10

Elementari, nuovi orari: genitori sulle barricate

PIZZIGHETTONE - Il nuovo orario scolastico delle elementari, che scatterà a settembre, fa storcere il naso a diverse famiglie: l’ingresso posticipato alle 8.20 viene considerato scomodo per chi lavora, mentre la riduzione della pausa pranzo nei tre giorni di rientro pomeridiano di fatto sembra obbligare all’iscrizione in mensa. Da qui la decisione di avviare una raccolta firme, partita ieri a Roggione, per chiedere all’istituto comprensivo di ripensarci.

«La campanella alle 8.20 non permette ai genitori di raggiungere il luogo di lavoro prima delle 8.45 e iscrivere il figlio al pre-scuola, sempre che venga attivato, comporterebbe costi aggiuntivi – spiega una mamma –. Inoltre al lunedì, martedì e giovedì la pausa pranzo è stata ridotta: dalle 12.20 alle 13.20».

Questo ha comportato la decisione del Comune di eliminare il servizio scuolabus per le frazioni: non ci sarebbero i tempi tecnici per portare gli alunni a casa e riaccompagnarli poi a scuola. «La conseguenza è che siamo costretti ad iscrivere i bambini alla mensa – spiegano i genitori –, che costa però 4,50 euro al giorno. Una spesa di circa 500 euro non preventivata».

Un’altra mamma fa notare che soli 60 minuti di pausa pranzo mettono comunque in difficoltà i bambini, anche quelli residenti nel capoluogo, perché ci sarebbe «pochissimo tempo per ricaricare le energie».

Prima di lanciare la raccolta firme, che proseguirà ogni sera nella piazzetta di via Ovidio dalle 20.30, le famiglie hanno lamentato tali problematiche alla scuola stessa.

A rispondere è stata la dirigente Rossella Capozzo: «La definizione del tempo mensa, ridotta a 60 minuti sulla base del parametro utilizzato dall’Ufficio scolastico provinciale per l’assegnazione delle ore ai docenti – si legge sulla nota indirizzata ad alcuni genitori –, tiene conto di una visione gestionale dell’istituto ad ampio spettro, ovvero degli altri servizi nell’ambito dell’offerta formativa a favore degli alunni e delle famiglie. La fruizione della mensa, pur non obbligatoria, è auspicabile nella formazione degli alunni per la valenza sociale che essa assume e per l’educazione alimentare. Il servizio trasporto per la pausa pranzo non rientra nelle competenze dell’istituto».

La Capozzo precisa inoltre che il cambio orario era stato concordato con i Servizi sociali del Comune in maggio e alla fine dello stesso mese era stato comunicato ai rappresentanti dei genitori all’interno del consiglio d’istituto, mentre il 12 giugno sono state inviate email ad ogni famiglia.

Nel frattempo alcuni genitori si sono rivolti anche all’assessore di competenza Pia Colombani e ai consiglieri di minoranza Elisa Mancinelli e Giancarlo Bissolotti.

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