L'ANALISI
01 Luglio 2023 - 18:50
Il presidio davanti all'azienda (foto d'archivio)
SESTO CREMONESE - Prima boccata d’ossigeno per i lavoratori dell’ex raviolificio Bertarini, chiuso da metà dicembre, che non hanno ancora trovato una nuova occupazione. Sono una ventina in tutto.
Finalmente dall’Inps sono arrivati i primi aiuti finanziari della ‘Cassa integrazione speciale in deroga’ chiesta al ministero del Lavoro grazie alla preziosa intermediazione dei sindacati.
«Qualche giorno fa – conferma Maurizio Zanoni della Cgil – sono arrivati i primi bonifici da parte dell’Inps che coprono i mesi di marzo e aprile, quindi finalmente si apre uno spiraglio per queste persone che ricevono i primi aiuti finanziari; sempre recentemente abbiamo incontrato i lavoratori nella sede del Centro per l’Impiego di Cremona coinvolgendo anche le scuole professionali Consvid e Ial per avviare un percorso di reinserimento di queste persone nel mondo del lavoro; quindi si procede in questo senso e occorre essere ottimisti».
«Finalmente qualcosa si è mosso – commenta una delle lavoratrici – stiamo aspettando questi soldi come la manna dal cielo da quest’inverno perché dopo la batosta che abbiamo preso a Natale tutti abbiamo passato dei mesi da incubo; purtroppo tanti, compresa la sottoscritta, non sono stati fortunati come i colleghi che hanno trovato in poco tempo un altro lavoro e quindi avevamo bisogno di questi aiuti. Meno male – conclude la lavoratrice – che avevo messo da parte qualche risparmio perché altrimenti sarei stata costretta a fare la mendicante per tirare avanti; saremo anche ripetitivi, ma se dobbiamo pagare l’affitto, le bollette e le altre spese quotidiane e non ci sono i soldi cosa facciamo? Andiamo a fare la fila alla Caritas per mangiare un piatto di minestra? E la nostra dignità?».
Domande dal sapore provocatorio che devono far riflettere, anche perché, come è già stato detto più’ volte, in questa brutta situazione non si sono messi i lavoratori, prime ed uniche vittime di scelte che molti di loro stanno pagando a caro prezzo.
«Useremo questi soldi – annuncia un altro operaio – non certo per pagarci le vacanze al mare o in montagna, ma per saldare i debiti che qualcuno di noi, a monoreddito, è stato costretto a fare aspettando la Cassa».
L’ammortizzatore sociale tanto atteso durerà fino alla fine dell’anno e sarà ovviamente interrotto nel momento in cui i lavoratori dovessero trovare un nuovo posto di lavoro che cercano come il pane.
Zanoni e la collega Paola Marazzi della Cisl restano in prima linea per aiutare i dipendenti a trovarlo.
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