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Affitti a basso prezzo agli stranieri, case 'sospette' al setaccio della Polizia locale

Il comandante Giovanni Tirelli: "I risultati confermano l’esistenza di questa criticità. Abbiamo avuto ulteriori riscontri di irregolarità, fra questi anche casi di presunte ‘firme false’"

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

01 Luglio 2023 - 05:25

Affitti a basso prezzo agli stranieri, case 'sospette' al setaccio della Polizia locale

Il centro storico di Soresina

SORESINA - Dopo la denuncia politica e sociale del sindaco Diego Vairani, che aveva sollevato il problema delle case affittate a basso prezzo agli stranieri nel centro storico di Soresina, spesso fatiscenti e mal ristrutturate deprezzando e abbassando il valore dello stesso, entra nel vivo l’operazione ad hoc della Polizia locale della città che ha anche creato un nucleo apposito, comandato dal numero due della stazione Giuseppe Familiare. «Abbiamo già effettuato una ventina di controlli sulle abitazioni più ‘sospette’ – spiega il comandante Giovanni Tirelli – e i risultati confermano l’esistenza di questa criticità».

Il comandante Giovanni Tirelli

«Al di là del caso principe, quello che ha visto la scoperta di trenta inquilini coabitanti in uno spazio di 160 mq e che attualmente è in mano alla Procura – precisa il commissario soresinese –, abbiamo avuto ulteriori riscontri di irregolarità. Fra questi anche casi di presunte ‘firme false’. Vale a dire documenti in cui le famiglie straniere in affitto, per accogliere connazionali, riproducevano la firma del proprietario a sua insaputa. Ma c’è ancora tanto da lavorare». Il sindaco Vairani, di centro-sinistra e dunque non certo tacciabile di interessi politici, è stato il primo a parlare di «business delle case agli stranieri».


Ad approfittare dell’immediata necessità di un’abitazione, e delle poche richieste degli acquirenti, sarebbero, secondo la fascia tricolore, sia soresinesi che, soprattutto, abitanti del circondario. Ma anche proprietari di case in città che ora vivono nel Milanese. Casi simili si sono verificati anche a San Bassano e Cumignano sul Naviglio, coi rispettivi primi cittadini Giuseppe Papa e Aldo Assandri che hanno sostenuto la tesi di Vairani. Il principale ostacolo denunciato dai colleghi: la mancanza di personale per controllare. Ma non solo. Secondo i sindaci: «L’aiuto delle forze dell’ordine è fondamentale, però ci sono anche zone grigie nella legge e nelle normative e questo ci lega le mani». Qualcosa intanto, però, si muove.

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