L'ANALISI
27 Giugno 2023 - 09:34
I rifiuti abbandonati e la tettoia vandalizzata a Viadana
VIADANA/POMPONESCO - Vandali e incivili all’opera durante lo scorso week end a Viadana, dove sono state prese di mira le strutture per i picnic nell’area dell’attracco fluviale, e a Pomponesco, con una panchina completamente distrutta sull’argine, all’altezza del sentiero che porta alla riserva Garzaia in golena. Partiamo da Viadana. Nell’area verde in fondo a via Al Ponte, un gruppo di persone deve aver evidentemente organizzato un picnic utilizzando i tavoli di legno all’ombra di una tettoia che permettono la vista sul Grande Fiume. Ma l’allegra scampagnata non ha visto protagonisti soggetti dotati di un sufficiente senso civico, tanto è vero che gli abbondanti rifiuti prodotti durante il picnic sono stati abbandonati vicino a un cestino e, cosa ancora più grave, è stata strappata una parte della copertura della tettoia. «È vero che in zona ci sono pochi cestini che possono essere già pieni, ma in questo caso la buona educazione imporrebbe di portarsi a casa i rifiuti e non di abbandonarli in giro», fa notare una signora che, abitualmente, passeggia sino all’attracco fluviale. Un altro viadanese che ama il Po dice: «Questa zona è di tutti e tutti dovrebbero impegnarsi per tenerla in ordine».
A Pomponesco, l’atto vandalico è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica ai danni della panchina che si trova sull’argine, accanto al cartellone stradale che indica la presenza della riserva Garzaia nella golena del Po, dalla quale era possibile ammirare la piazza del borgo. Ignoti l’hanno distrutta e subito a Pomponesco si è pensato alla bravata notturna di un gruppo di ragazzi, residenti in paese o in arrivo da località limitrofe, magari dopo aver ecceduto con troppe birre o cocktail. Proprio nella stessa zona dell’argine, nel periodo della Pasqua c’era stato un altro atto vandalico. In quell’occasione, mani sempre ignote avevano divelto alcuni pannelli di legno che ricoprivano la base della grande croce posta sull’argine in occasione della processione del venerdì santo. Il sindaco Giuseppe Baruffaldi e alcuni suoi collaboratori avevano scoperto subito il danno, riparando il tutto in poco tempo, e il primo cittadino si era indignato per l’accaduto. Proprio come ora per la panchina distrutta.
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