L'ANALISI
13 Giugno 2023 - 05:10
Annamaria Piccinelli, a fianco un render di come sarà l'ex Macello
CASALMAGGIORE - «Nell’ex macello verrà costruito anche un nuovo Centro anziani con tanto di bocce, quindi ci chiediamo: sostituirà quello esistente o ne avremo due?» A porsi il quesito è la consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli (‘VivaceSostenibile’), al termine di una analisi del progetto di rifunzionalizzazione della struttura pubblica, destinatario com’è noto di un contributo proveniente dal Pnrr di 4,1 milioni di euro.
«A noi sembra la vetrina degli oggetti smarriti», osserva. A proposito del centro anziani, «ne esiste uno funzionante da anni, vicino alla Fondazione Busi, è autogestito dagli anziani stessi i quali forniscono anche importanti servizi di volontariato al Comune. Un luogo che attende da tempo opere di manutenzione e un supporto all’attività di volontariato. Balza agli occhi che quello nuovo sarebbe molto più piccolo dell’attuale e in posizione molto meno strategica. Non ci sono progetti di destinazione del primo. Ci chiediamo se sia necessario averne due e ci viene da dire che si poteva usare lo stesso bando per sistemare quello esistente».
Piccinelli parla anche degli orti didattici. «Mentre stanno per essere cementificati 2.500 metri quadrati di prato comunale attiguo alla scuola primaria Marconi, nell’ex macello, in affaccio alla statale, tra 20mila mezzi al giorno, si creano orti didattici. Un’altra parte del macello diventerà area giochi per famiglie: intanto al Parco della Posta, dove c’era, è stata tolta e, pagando saporitamente un architetto, sostituita con una spianata di ghiaia e blocchi di cemento. Sempre al macello verranno messi filari di alberi ombreggianti e decorativi, si presume in ricordo della spoliazione avvenuta in via Martelli e via Romani che fino a qualche anno fa erano abbellite da alberi su entrambe i lati e ora sono pressoché deserte. Inoltre si costruiranno due campi da bocce coperti: nel frattempo quelli che esistono già, molto belli e che nel 2003 costarono 112mila euro, collocati in posizione intelligente tra la Fondazione Busi e il Centro anziani Primavera, il Comune non contribuisce a manutenzione e alla valorizzazione e da due anni ci piove dentro».
Secondo la consigliera il bando utilizzato, oltre che alla rifunzionalizzazioni, come quella del l’ex macello, «poteva contemporaneamente finanziare ciclabili, a esempio quelle delle frazioni, e servire anche alle ristrutturazioni edilizie di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici».
«Noi riteniamo — conclude la Piccinelli — che con i 5 milioni messi a bando si sarebbe potuto non escludere necessariamente una manutenzione straordinaria dell’ex macello, motivandola con parcheggio, spazio spettacoli, palestra per sbandieratori e rievocazioni storiche e altro, ma soprattutto creare servizi più urgenti o valorizzare quelli già in essere. Il fatto evidente è che se le politiche del verde e delle relazioni sociali non sono mai state una priorità, esse diventano interessanti non appena si traducono in un grande, fiammante e milionario cantiere nuovo».
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