L'ANALISI
14 Aprile 2023 - 18:15
Il progetto di rigenerazione
CASALMAGGIORE - La giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo di rifunzionalizzazione dell’ex macello, finanziato con un contributo Pnrr di 4 milioni e 110mila euro. La progettazione è stata curata dal raggruppamento temporaneo di imprese Studiogonnet Srl (capogruppo con sede a Torino), con l’architetto Loredana Dionigio e l’architetto Riccardo Montaldo. Si tratta del penultimo stadio prima di arrivare alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori.
«Entro la fine di aprile – spiega il sindaco Filippo Bongiovanni – dovremmo approvare il progetto esecutivo per poi pubblicare la gara. Rispetto al progetto definitivo ci saranno comunque alcune modifiche da apportare. Le stiamo analizzando e definendo proprio in questi giorni. Comunque, è confermata l’impostazione già descritta che prevede l’articolazione in tre comparti». Bongiovanni riferisce che «la prima zona, entrando dall’ingresso, affacciato su via Guerrazzi, si estende sino a un capannone, che verrà demolito, con la creazione di diversi parcheggi.
Lì una parte sarà destinata ai magazzini per i cantonieri, più le sedi per le associazioni già presenti. La seconda parte sarà un’area ricreativa, con parco giochi, area picnic, ma anche co-working, magari per giovani che vogliano lanciare una nuova attività, centro ricreativo, con un’area ristoro coperta e i bagni pubblici. La terza parte resterà, com’è ora, con gli spazi per la protezione civile Il Grande Fiume. In più sono previste anche aule didattiche. Ci sono tre stanzoni il cui utilizzo sarà meglio definito nel progetto esecutivo: si possono ipotizzare, ad esempio, spazi per attività dell’Istituto Santa Chiara (si parlava tempo fa dell’attivazione di laboratori di gastronomia, nda) o per il Centro per l’impiego. Stiamo valutando le varie possibilità».
Per quanto riguarda la tempistica, il sindaco precisa che «si tratta di una operazione che procederà per gradi e che richiederà un certo tempo per essere completata, vista l’ampiezza di tutta l’area interessata. Ipotizziamo che la fine dei lavori possa essere prevista per la fine del 2025, inizio del 2026». Trattandosi di un’opera finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, dovrà necessariamente essere completata entro il 2026.
Il contributo a fondo perduto di 4 milioni e 110 mila euro è stato ottenuto dall’amministrazione comunale con l’assistenza tecnica per la redazione della domanda di finanziamento a cura della società di consulenza Abstract di Casalmaggiore, formata da Lara Cavalli e Alessandra Braghini. L’operazione di recupero consisterà in un restauro conservativo, con la implementazione delle funzioni attuali, grazie al fatto che ci sono tantissimi spazi che possono essere utilizzati meglio e per nuovi servizi. Il tutto è stato studiato in modo attento anche a livello estetico, con il rifacimento delle pavimentazioni, l’inserimento di oggetti di arredo urbano e parecchio verde.
Il valore dell’offerta grazie al quale è stato aggiudicato l’appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva è di 248.993,35 euro. I progettisti vincitori dovranno occuparsi anche del coordinamento della sicurezza e della direzione dei lavori quando sarà aperto concretamente il cantiere, destinato a rivitalizzare una parte importante della città.
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