L'ANALISI
06 Giugno 2023 - 18:57
Una strada quasi ostruita dalle auto parcheggiate e il cimitero occupato e invaso da chi va al circuito
SAN MARTINO DEL LAGO - Sono 42 le persone che hanno sottoscritto una lettera «per denunciare la situazione in cui versano i residenti della frazione di Cà de’ Soresini, nel Comune di San Martino del Lago, che si trovano a subire le conseguenze delle iniziative del vicino ‘Autodromo Internazionale Srl’, con il quale la convivenza, già difficile per l’inquinamento acustico e atmosferico, è diventata oltremodo impossibile». La missiva è stata inoltrata al sindaco di San Martino del Lago, al responsabile dell’ufficio tecnico, al presidente della Provincia e al responsabile Infrastrutture stradali della Provincia e, per conoscenza, alla Prefettura, alla Procura della Repubblica e alla Soprintendenza di Cremona, Lodi e Mantova.
Il gruppo di residenti e fruitori della provinciale 70, la strada che collega il paese alla provinciale 87 Giuseppina, lamenta che «dal mese di marzo 2023, per periodi di intere settimane, intervallate da qualche giorno di sollievo, vengono organizzate manifestazioni a carattere internazionale che richiamano un numero elevatissimo di automezzi, che hanno preso d'assalto persino il locale cimitero, già inglobato nell'autodromo, in spregio a qualsiasi distanza di rispetto cimiteriale e oramai divenuto inaccessibile a qualsiasi visitatore».
Proseguono i firmatari: «L'usurpazione di spazi pubblici e privati è costante e progressiva con l'aumento esponenziale di autoveicoli che, senza nessun rispetto per le norme del codice stradale e totalmente impuniti, nonostante le segnalazioni effettuate, occupano e di fatto chiudono la provinciale 70, parcheggiando ai lati della stessa e sull'intera pista ciclabile».
I sottoscrittori della lettera sottolineano che «le macchine possono quindi transitare solo a senso alternato confidando che qualcun sia disposto a fare retromarcia, senza tralasciare il fatto gravissimo che, in caso d emergenza, un'ambulanza o i vigili del fuoco non potrebbero sicuramente passare. Vengono inoltre presi d'assalto, pregiudicando la viabilità e la sicurezza stradale: le vie del paese, gli incroci, il piazzale della chiesa, la rotonda sulla via Giuseppina e la via Giuseppina stessa. Possibile che il sindaco, la giunta, i consiglieri, non si siano ancora accorti di nulla? Come mai gli automobilisti, in genere così vessati da posti di blocco e autovelox, in questo territorio, pur dimostrandosi maleducati e irrispettosi di qualsiasi regola, non vengono mai sanzionati nonostante le frequenti chiamate alle forze dell’ordine?».
Continuano i residenti: «La Sp 70 è di competenza provinciale, nessuno dell'amministrazione provinciale di Cremona è informato, ovvero nessun ufficio competente controlla mai la rete stradale? Ah è vero, si vuole salvaguardare una realtà produttiva! E le altre, di attività produttive? E le persone che devono andare puntualmente al lavoro? La zona è a esclusiva vocazione agricola, cosa rispondere agli agricoltori che si vedono occlusi gli ingressi ai loro campi, gratuitamente coinvolti negli eventi ludici? Probabilmente che non devono più seguire i ritmi delle stagioni, ma quelli dell'autodromo, con il quale dovranno concordare anche la tempistica di transito dei loro mezzi. Si sollecitano pertanto le autorità competenti, da sempre latitanti, a intervenire urgentemente con azioni tempestive e assunzioni di responsabilità per il ripristino della legalità, onde evitare il protrarsi di questi comportamenti prevaricatori e lesivi dei diritti dei residenti, ma anche di tutti coloro che, per necessità o semplicemente per comodità, percorrono questa strada», è la conclusione.
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