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SAN MARTINO DEL LAGO

«Al Cremona Circuit il Mondiale della Superbike»

Canevarolo: «In cinque anni potremmo farcela ma serve il sostegno della Regione e del territorio»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

31 Gennaio 2023 - 05:10

«Al Cremona Circuit il Mondiale della Superbike»

SAN MARTINO DEL LAGO - «Se la Regione Lombardia e il nostro territorio ci credono, possiamo ospitare entro cinque anni il Mondiale Superbike, che può generare un indotto enorme e un rilancio di tutta la zona». A dirlo è Alessandro Canevarolo, amministratore unico del Cremona Circuit, reduce dalla tre giorni del Motor Bike Expo alla fiera di Verona. «Abbiamo presentato il programma 2023, che si aprirà a marzo — spiega —. Abbiamo tantissimi eventi in programma: il Campionato Italiano Velocità Storico, la Coppa Italia con tutti i trofei, la Dunlop Cup, due appuntamenti del Motoestate e le varie competizioni nazionali».


L’impianto, soprattutto dopo il grande ampliamento dei mesi scorsi, è cresciuto in modo esponenziale. Il circuito, visitato ieri mattina dal consigliere regionale Matteo Piloni, dispone di 26 box, di terrazze panoramiche, di un edificio commerciale e didattico, del centro medico con il servizio di assistenza sanitaria sempre pronto a intervenire, della sala stampa, del bar-ristorante e dei vari servizi che ne fanno una realtà di caratura internazionale. Ne 2022 sono stati oltre 20 mila i motociclisti, provenienti da tutta Europa, che hanno girato sulla pista di San Martino del Lago intitolata al campione Angelo Bergamonti di Gussola. Da queste parti sono arrivati piloti di rilievo e hanno fatto tappa Aprilia MotoGP, Ducati Superbike ed altri ancora.


«Ormai — afferma Canevarolo — siamo il punto di riferimento per il Nord Italia e sicuramente in Lombardia. Per il campionato mondiale ci siamo già mossi — osserva l’amministratore del circuito — ma è indispensabile il sostegno politico regionale. L’impianto c’è già, deve essere considerata una risorsa. Certo, nel caso in cui il progetto andasse in porto occorrerà incrementare la capienza per gli spettatori e creare tutte le condizioni necessarie. Ma portare un campionato mondiale, non in modo episodico, ma per minimo tre anni, vorrebbe dire generare possibilità di crescita strutturale per la zona. Perché, faccio un esempio, qualcuno potrebbe decidere di aprire o spostare vicino al circuito una officina e questo farebbe lavorare artigiani locali. Se ci si pensa, l’opportunità può essere molto interessante, ma ci si deve credere».

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