L'ANALISI
CROTTA D'ADDA
03 Giugno 2023 - 15:39
I parenti dei due militari Giuseppe Miglioli e Luigi Lombardi accanto alle insegne sulla piazza dei Giusti a Crotta
CROTTA - Cos’hanno in comune Giuseppe Miglioli e Luigi Lombardi? Sono due ex soldati di Crotta che alla fine della seconda guerra mondiale, in circostanze diverse, hanno salvato da morte sicura due militari inglesi che sulla carta dovevano invece essere i loro nemici giurati. Questi compaesani l’anagrafe del piccolo borgo li ha cancellati dai suoi elenchi da lungo tempo e a parte i parenti, sono in pochi ricordarsi di loro, anche perché Lombardi, smessa la divisa, era emigrato nel Milanese morendo in giovane età, mentre Miglioli è scomparso oltre quarant’ anni fa. Eppure entrambi meritano gli onori della memoria perché hanno rischiato la vita per salvare quella degli inglesi, ricevendo la riconoscenza ufficiale del governo di Sua Maestà firmata dal generale Harold Alexander, comandante in capo delle forze alleate nel Mediterraneo ed ex ministro della Difesa della Gran Bretagna e governatore del Canada.
L'amministrazione del sindaco Sebastiano Baroni, una volta conosciute le loro storie, negli ultimi mesi ha eseguito una serie di ricerche negli archivi e venerdì mattina, inaugurando in paese la piazza dei Giusti, ricavata in quello che una volta era il cortile delle scuole, ha scritto i loro nomi sulle targhe dell'aiuola. Cerimonia lampo ma ricca di significati, alla quale hanno partecipato anche tanti bambini che dopo la benedizione del sacerdote residente don Angelo Ramella e il saluto del primo cittadino, hanno liberato in cielo i palloncini. «Grazie alla funzionaria della nostra ragioneria Serena Sudati – spiega il sindaco – che su internet ha scoperto la sua storia, abbiamo saputo che il nostro conterraneo Luigi Lombardi, dopo l’armistizio del 1943, aveva salvato dalle rappresaglie dei fascisti e dei tedeschi, un militare dell’esercito inglese nascondendolo nell’azienda agricola in cui lavoravano i suoi familiari e una notte, con la barca, lo aveva traghettato dall’altra parte del fiume consegnandolo nelle mani dei suoi connazionali; quel soldato non ha mai dimenticato l’amico Luigi e prima di morire nell’Isola di Cipro all’età di 91 anni, aveva chiesto ai familiari di ricordarsi di lui e di ringraziarlo. Dopo il suo gesto, Lombardi era stato costretto a nascondersi nel campanile della chiesa di Crotta per sfuggire alla vendetta dei repubblichini».
A raccontare invece la storia del nonno materno Giuseppe Miglioli, è il nipote Diego Tosi, che abita sempre in paese. «Purtroppo mio nonno è morto nel 1981 proprio nel giorno in cui io compivo dieci anni – racconta Diego – ma mia madre e mia zia mi hanno sempre detto che lui, tornato a casa nell’autunno del 1943, quando l’esercito italiano ormai era allo sbando, aveva visto con i suoi occhi atterrare un paracadutista inglese in un campo a Crotta, territorio che però era all’epoca ancora occupato dai tedeschi; per non farlo catturare, lui lo aveva nascosto nella soffitta di casa per tre mesi per poi liberarlo e affidarlo alle truppe inglesi che nel frattempo avevano raggiunto il Nord-Italia. Il militare – continua Tosi – si era scritto il suo nome su un foglio che aveva nascosto nel tacco degli scarponi e una volta tornato in Inghilterra aveva raccontato tutto al Comando e dopo alcuni mesi il nonno ha ricevuto per posta un attestato di gratitudine firmato dal generale Alexander che conserviamo tuttora come un vero e proprio cimelio».
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