L'ANALISI
03 Giugno 2023 - 05:10
Il tratto della linea Brescia-Parma che corre vicino alla Marcegaglia
CASALMAGGIORE - Accelerare l’elettrificazione della Brescia-Parma e creare le condizioni perché si possa creare il raccordo ferroviario tra la stazione di Casalmaggiore e la Marcegaglia. Queste le richieste contenute in una lettera inviata al sindaco e ai capigruppo consiliari in consiglio comunale dalle realtà ambientaliste Comitari No autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero (a firma di Cesare Vacchelli), Legambiente Cremona (Pier Luigi Rizzi), Italia Nostra sezione di Cremona (Anna Lucia Maramotti), Crea Futuro per le energie rinnovabili (Michele Arisi), Wwf Cremona (Bassano Riboni), Stati Generali clima, ambiente, salute della Provincia di Cremona (Marco Pezzoni), l’esperto di mobilità e trasporti Ezio Corradi, Salviamo il Paesaggio Cremonese Cremasco-Casalasco (Maria Grazia Bonfanti).
I firmatari ricordano che c’è un «obbligo realizzativo» del raccordo in capo alla ditta, «previsto da apposita convenzione urbanistica stipulata il 20 dicembre 2007 tra la Marcegaglia e il Comune di Casalmaggiore» e spiegano di ritenere utile «riportare l’attenzione su tale argomento in seguito a recenti e importanti novità riguardanti la linea ferroviaria Parma-Brescia». Gli ambientalisti ricordano che Michele Rabino, responsabile della direzione commerciale di Rfi, ha dichiarato che Rete Ferroviaria Italiana punta alla elettrificazione di tutta la Parma-Brescia.
A seguito dell’ultima conferenza dei servizi conclusiva, che si è tenuta alla scadenza del periodo di proroga concesso dal Comune di Casalmaggiore alla Marcegaglia per adempiere all’obbligo di realizzare il suddetto raccordo ferroviario, «le parti — scrivono nella lettera — concordavano sul fatto di mantenere il suddetto obbligo realizzativo, e la ditta Marcegaglia si impegnava a presentare a Rfi il progetto definitivo del raccordo una volta capito i tempi e le modalità di potenziamento della linea ferroviaria Parma-Brescia». Ad avviso dei gruppi che hanno inviato la lettera, c’è «urgenza di un cambio di modalità di trasporto delle merci, da gomma a ferro, in una delle aree più inquinate del pianeta, dove più alta è la percentuale di morti premature per polveri sottili e ultrasottili».
Sottolineano inoltre «l’opportunità, facendo leva sul gravissimo problema, di svolgere un’adeguata iniziativa politica e istituzionale nei confronti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché renda il più celere possibile il progetto di elettrificazione e di potenziamento della Parma-Brescia». Di qui la richiesta conclusiva con l’invito a porre in essere «ogni possibile iniziativa politica e istituzionale con l’obiettivo di favorire un percorso accelerato alla realizzazione della suddetta opera ferroviaria, nonché ad attivarsi, nel contempo, nei confronti della ditta Marcegaglia, affinché tenga fede agli impegni sottoscritti, inviando a Rfi il progetto definitivo del citato raccordo ferroviario, al fine di ottenere il prescritto nulla osta alla sua realizzazione».
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