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Caso gattile, ultimatum della Fondazione Stauffer all'Apac: riconsegnate le chiavi

La lettera, indirizzata anche all’Ats Val Padana e all’avvocato del Comune Enrico Cistriani, ha mandato su tutte le furie la presidente dell’associazione Caterina Severino: "Ai felini chi pensa?"

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

31 Maggio 2023 - 12:12

Caso gattile, ultimatum della Fondazione Stauffer all'Apac: riconsegnate le chiavi

Il presidio dello scorso mese di aprile al gattile

CREMONA - "Le chiavi vanno consegnate il 26 maggio. Al più tardi entro la quindicina di giugno". E’ un ultimatum. Per mano dell’avvocato Isabella Cantalupo, legale della Fondazione Stauffer, che il 19 maggio scorso ha scritto all’avvocato Monica Gennari, legale dell’Apac, l’associazione protezione animali di Cremona che nell’ex monastero di San Benedetto in via Bissolati, di proprietà della Stauffer, dà da mangiare e cura la colonia felina: una ottantina di gatti che rischiano di finire a spasso. La lettera ultimatum, indirizzata anche all’Ats Val Padana e all’avvocato del Comune Enrico Cistriani, ha mandato su tutte le furie la presidente dell’associazione Caterina Severino. Perché "noi abbiamo mantenuto i patti e abbiamo dato la più ampia disponibilità, la Fondazione Stauffer non vuole dialogare con noi, non vuole trovare un accordo sulla tutela dei gatti. E' assurdo".

Ha alzato il muro la Fondazione, forte del decreto del 12 aprile scorso, con cui il giudice ha ordinato all’Apac di sgomberare i locali da cose e persone perché pericolanti, ai volontari di non metterci più piede. Senza pronunciarsi sul destino dei gatti. Perché i felini non appartengono all’associazione, quindi non tocca all’Apac traslocarli altrove, come aveva chiesto la Stauffer. Ma non tocca nemmeno alla Fondazione occuparsi dei mici: non sono di sua proprietà. E ai felini chi pensa? Una settimana dopo, si era corsi ai ripari con l’assessore Simona Pasquali che in Comune aveva incontrato il presidente della Stauffer, Tantardini, definendo l’incontro "positivo", di "apertura della Fondazione Stauffer a trovare una soluzione transitoria, in via bonaria, che la liberi dalla sua responsabilità per danno alle persone e agli animali data la situazione di fatiscenza dell’immobile".

Il 26 aprile, si è riunita l’Apac con l’avvocato Gennari, l’assessore Pasquali e Ats. "Noi abbiamo mantenuto i patti – sottolinea la presidente Severino -. In accordo con l’architetto dei Beni culturali, abbiamo liberato il piano di sopra, il più fatiscente, così possono iniziare i lavori. I gatti li abbiamo trasferiti al piano di sotto dove abbiamo solo cinque stanze, siamo ridotti all’osso. In tre stanze abbiamo messo i gatti malati. Le ciotole sono fuori. Più di così? Lo stesso architetto dei Beni culturali, con cui io sono in contatto, ha detto che noi abbiamo dato la massima disponibilità. Non sappiamo più cosa fare. Se ci fosse un’alternativa, i gatti li porterei via subito, ma l’alternativa non c’è. La Stauffer ci ha chiuso la porta. Non vogliono un dialogo con noi che, al contrario, abbiamo dato massima apertura".

La Stauffer accusa Apac di "inerzia". Vuole le chiavi. Nella missiva ultimatum, l’avvocato Cantalupo scrive: "Devo evidenziare che la mia mandante, che pure al Comune di Cremona ha manifestato disponibilità al dialogo al fine di agevolare una soluzione meramente transitoria che però non può prescindere dalla totale liberazione della Fondazione da ogni e qualsivoglia responsabilità verso terzi siano essi persone o cose mediante atto giuridicamente valido ed efficace in tal senso, e quindi con esplicita ammissione della piena consapevolezza dello stato fatiscente del fabbricato da parte di chi tale onere di accudimento degli animali si assuma, insiste affinché sia fatta esecuzione al decreto del Tribunale di Cremona e perché le siano immediatamente consegnate le chiavi del complesso ed esso sia definitivamente liberato da persone e cose e, possibilmente, anche dagli animali".

Nella lettera ultimatum si sottolinea che "al fine del trasferimento dei punti cibo della colonia al di fuori della proprietà della Fondazione, esistono proprio limitrofe ad essa altre aree a verde e fabbricati di proprietà di terzi ed anche di proprietà del Comune di Cremona che appaiono atte allo scopo del trasferimento degli animali che – percorrendo tale ipotesi, resterebbero in zona a loro nota". Se Apac non consegnerà le chiavi "Fondazione procederà ai sensi di legge".

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