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CREMONA

Furto del violino ‘Formaggia’, condanna definitiva per il ‘palo’

2 anni e 4 mesi in carcere per Liridon Fejza, 21enne kosovaro, che, dopo l’arresto, si fece processare con il rito abbreviato dal gup, a differenza del presunto complice e del ricettatore, entrambi a giudizio

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

25 Maggio 2023 - 20:58

Furto del violino ‘Formaggia’, condanna definitiva per il ‘palo’

Il violino recuperato dalla Polizia di Stato

CREMONA - A novembre del 2021 venne condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione per rapina aggravata. È la storia del violino ‘Formaggia’ rubato la sera del 16 febbraio di quello stesso anno nello studio del commercialista Massimo Serventi. La condanna è diventata definitiva. I carabinieri hanno portato in carcere Liridon Fejza, 21enne kosovaro, il ‘palo’ che, dopo l’arresto, si fece processare con il rito abbreviato dal gup, a differenza del presunto complice e del ricettatore del violino entrambi a giudizio. Il violino fu recuperato dalla Squadra Mobile nell’indagine culminata nell’arresto dei tre.

Un anno fa, il Tribunale ha condannato a 3 anni il cremonese Stefano Barca, secondo l’accusa il ricettatore del Formaggia, e ha assolto Francesco Di Roma, pavese, accusato di essere il ladro che si introdusse nello studio, rubò il violino e nella fuga, diede uno spintone a Serventi nel frattempo arrivato con la famiglia. Ma al processo, il commercialista non riconobbe il ladro, berretto in testa e mascherina sul volto. Era buio. E spiegò di non essere stato «né strattonato né spintonato. Io ero aggrappato al cancello, lo tiravo dalla mia parte, l’altro dalla sua. Ho mollato la presa, ho perso l’equilibrio, sono caduto e ho perso gli occhiali. Non c’è stato un contatto fisico». Da qui, l’assoluzione di De Roma.

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