L'ANALISI
20 Maggio 2023 - 05:10
CASALBUTTANO - Dal cantiere che da lungo tempo sta restaurando l’area esterna del santuario della Madonna della Graffignana a San Vito, sotto lo sguardo vigile dell’architetto casalbuttanese Virginia Bocciola, la storia regala una bella sorpresa: sotto alla pavimentazione del sagrato sono stati ritrovati i resti di quelli che, dai primi e del tutto sommari ‘contrassegni salienti’, potrebbero essere due edifici. Di cosa si tratti, però, è ancora presto per dirlo. Lo sapremo tra una manciata di mesi, con i risultati degli scavi archeologici condotti, sotto la direzione scientifica dall’archeologa Nicoletta Cecchini, funzionario della soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, con la presenza in cantiere di Daniele Capuzzo, Elisa Ginoli ed Enea Mazzetti della ditta Archeosfera.
«Nel corso dei lavori di sostituzione del lastricato del sagrato – conferma in una nota la stessa soprintendenza - gli archeologi che stavano effettuando la sorveglianza alle opere, hanno individuato i resti di alcuni edifici preesistenti; si è dunque deciso di ampliare gli scavi oltre le quote richieste dal progetto per meglio indagare le evidenze emerse. I finanziamenti per l’assistenza e parte degli scavi sono rientrati all’interno del budget destinato ai restauri del complesso, mentre il completamento delle indagini è stato finanziato con fondi ministeriali. Gli scavi – prosegue la nota – hanno portato alla luce le fondazioni di una serie di pilastri e di alcune murature pertinenti a due differenti edifici, che possono essere datati ad un periodo non anteriore all’epoca rinascimentale, oltre a strati con macerie. È in corso attualmente la fase di analisi e studio delle evidenze ritrovate, per poter fornire un’interpretazione dei resti; i risultati delle ricerche potranno essere presentati al pubblico nell’autunno di quest’anno».
Dunque una bella notizia, che si potrà però illustrare nei dettagli alla fine dell’estate, quando cioè gli esperti avranno in mano maggiori informazioni. L’operazione di restauro esterno del santuario, affidata alle mani esperte dell’architetto Bocciola, che ha compreso la ristrutturazione dei corpi rustici, le superfici esterne della chiesa, quelle interne ed esterne del campanile e il rifacimento del sagrato, articolata in tre lotti distinti, è stata imponente anche dal punto di vista finanziario. Sono serviti oltre 200mila euro per finanziare questo investimento e proprio grazie all’importanza del luogo dedicato da secoli alla devozione e al culto popolare, ma anche alla perizia e alla capacità di tutti i professionisti coinvolti nel progetto, l’investimento ha ricevuto importanti contributi dal Pnnr e dalla Cei, la conferenza dei vescovi italiani. Pure le già magre casse della piccola parrocchia sono state messe a dura prova e il parroco di Casalbuttano e San Vito don Marco Fodri, anche lui, come tutti, ansioso di conoscere l’esito delle analisi degli esperti, rinnova quindi l’invito alla generosità dei fedeli, che da queste parti non manca mai.
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