L'ANALISI
09 Maggio 2023 - 05:20
Studenti della Cattolica a Santa Monica: oggi alle 15 l’open campus rivolto alle future matricole e ai loro genitori
CREMONA - Cremona, città universitaria: ieri ha preso il via il tavolo di coordinamento che vede agire insieme Comune di Cremona, Fondazione Arvedi Buschini, Università Cattolica, Politecnico, Università di Brescia, Università di Pavia, Diocesi e Conservatorio, impegnati a mettere a punto un piano che ripensi la città dal punto vista degli studenti universitari. È questo un passo importante che apre a una condivisa consapevolezza di come l’alta formazione, l’offerta accademica legata al territorio ma con un respiro ‘universale’ possano essere volano di sviluppo per l’intera comunità cremonese. Tutto ciò non è solo un progetto che getta lo sguardo a un orizzonte prossimo venturo, ma è di più è una concreta possibilità che ha nella sinergia di enti pubblici e soggetti privati il motore primo di un percorso già avviato e che ha nella Fondazione Arvedi Buschini e nel cavaliere Giovanni Arvedi i soggetti propulsivi, i pungoli ad agire e fare.
Venerdì scorso in Finarvedi è stato ufficialmente presentato il progetto di recupero dell’ex caserma Manfredini destinato a ospitare il nuovo Campus del Politecnico. Il prossimo 25 maggio saranno due anni da quando è stato inaugurato il Campus della Cattolica, realizzato nell’ex monastero di Santa Monica, fiore all’occhiello della città, reso possibile dalla sinergia di enti e istituzioni e dall’impegno di Fondazione Arvedi Buschini. E ancora mettendo in fila gli sviluppi accademici di Cremona città universitaria non si può non fare riferimento al compimento del processo di statizzazione del conservatorio Monteverdi.
L’offerta accademica e i rapporti fra università e territorio sono una realtà, ora da costruire è la capacità dei cremonesi di essere accoglienti nei confronti della comunità di studenti, di avere una strategia comune per venire incontro a necessità e bisogni. Questo è lo sforzo che il cavaliere Arvedi ha chiesto: azioni concrete in tempi brevi, la capacità di dare risposte alle esigenze di una comunità di giovani, destinata a cambiare il volto della città e che a Cremona affida la sua formazione e il suo futuro. Fare di Cremona una città sempre più a misura di studente universitario: è questo l’impegno comune al centro del tavolo di coordinamento che si è tenuto ieri mattina in Finarvedi.
Ai lavori, che sono stati aperti dal cavaliere Giovanni Arvedi, hanno preso parte il sindaco Gianluca Galimberti, il vicesindaco Andrea Virgilio, l’assessore all’Istruzione Maura Ruggeri, Gianni Ferretti per il Politecnico, Angelo Manfredini e Matteo Burgazzoli per l’Università Cattolica, Carlo Alberto Romano e Arianna Coniglio per l’Università di Brescia, Claudio Vela per l’Università di Pavia e Anne Colette Ricciardi per il Conservatorio, don Francesco Fontana per la Diocesi di Cremona e Gerardo Paloschi, relazioni istituzionali di Finarvedi.
«In parallelo con gli investimenti e le collaborazioni già in atto per garantire sedi e corsi universitari di alta qualità — ha dichiarato il cavaliere Arvedi — Cremona deve saper predisporre per gli studenti che vivono la città un corollario di servizi e opportunità specifico e peculiare: alloggi, mobilità, luoghi di studio socializzazione. Il senso del tavolo di coordinamento è proprio quello di definire e attuare un piano di lavoro preciso e capace di coinvolgere tutte quelle volontà pubbliche o private che intendono farsi parte attiva nella costruzione del progetto ‘Cremona, città universitaria’. Questo a partire dagli studenti stessi che vanno ascoltati e resi protagonisti della vita cittadina».
Nel corso della riunione è stato discusso un primo documento di massima che individua alcune aree d’intervento prioritarie: situazione alloggi, luoghi di studio/socializzazione, rapporto con la città, promozione del brand ‘Cremona, città universitaria’, attività sportive e ricreative, costo della vita, trasporti e mobilità.
Tutti i partecipanti hanno espresso la volontà ed il desiderio di collaborare per dare vita, a partire da quanto già realizzato, ad un piano d’azioni che presenti risposte immediate, laddove possibile, e avvii percorsi progettuali efficaci per quelle tematiche più complesse che necessitano di tempi e risorse per essere realizzate. In questo senso sono apparsi prioritari la costituzione della consulta inter-universitaria per poter coinvolgere da subito gli studenti e l’individuazione di spazi per lo studio e la socializzazione anche in orari serali o festivi.
«Con l’avvio del tavolo di coordinamento — ha concluso il sindaco Galimberti — confermiamo l’efficacia di un metodo di lavoro che è quello della collaborazione e della concertazione. In questo senso il mio ringraziamento va al Cavaliere Arvedi e anche alle Università che hanno deciso di lavorare fianco a fianco per rendere Cremona più attrattiva e a misura di studente. Penso che a questo primo nucleo stabile di soggetti del tavolo di coordinamento se ne aggiungeranno presto altri per fare in modo che ‘Cremona, città universitaria’ diventi sempre più un’opportunità di crescita culturale, sociale ed economica». Il prossimo appuntamento del tavolo di coordinamento è fissato il 6 giugno in Palazzo Comunale in cui si cominceranno a delineare le prime azioni concrete.
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