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"Mi avete salvato la vita": il commovente saluto di Nicolò Govoni ai 'suoi figli'

Lo scrittore e attivista per i diritti umani, Ceo dell'organizzazione Still I Rise, lascia l'Africa per una nuova missione in Colombia

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

22 Aprile 2023 - 08:49

"Mi avete salvato la vita": il commovente saluto di Nicolò Govoni ai 'suoi figli'

CREMONA - Nicolò Govoni, il cremonese scrittore e attivista per i diritti umani, Ceo dell'organizzazione Still I Rise, lascia l'Africa per una nuova missione in Colombia. Lascia dopo diversi anni quelli che definisce "i miei figli", li lascia con

Dopo tre decadi di peregrinazioni nel mondo, siete stati voi a darmi ciò che andavo cercando: una Famiglia. Voi siete la mia Famiglia. E tra voi io ho trovato stabilità, ho trovato promesse, e ho trovato certezze. Tra voi io ho trovato qualcuno che, senza neanche saperlo, stavo cercando da quando sono nato: me stesso

un groppo in gola che strappa inevitabilmente le lacrime, ma anche con la consapevolezza di aver fatto con loro e per loro un lavoro eccezionale. Commovente il saluto che Nicolò ha pubblicato sui social: "Ai miei figli, alle mie figlie, questo è il nostro ultimo giorno insieme. L’ultimo giorno prima di quella che sarà la nostra separazione più lunga di sempre finora, purtroppo. Non voglio andarmene. Se potessi, resterei qui con voi, lo sapete. Ma a volte il dovere e l’amore divergono, e crescendo imparerete a scegliere. Scegliere tra ciò che vorresti e ciò che è giusto. Parlare di sentimenti è difficile, voi lo sapete meglio di me. Ma vorrei prendermi un minuto del vostro tempo per dirvi qualcosa che mi sta molto a cuore. Sapete che vi voglio un bene infinito, ve l’ho ripetuto tante, troppe volte. Ma quello che non vi ho mai detto è il perché. Perché tengo così tanto a voi, anche se non sono vostro papà. Nel 2020, quando ci siamo incontrati, ero un uomo diverso. Ero ansioso, insicuro. Sentivo di dover provare al mondo il mio valore, che non ero un “fallito”, come mi avevano detto. Ero a pezzi: avevo appena fallito, e fallito alla grande, in Turchia, avevo dovuto chiudere tutte le altre Scuole a causa del COVID, ed ero finito col perdere tanti dei miei punti di riferimento. Avevo paura, sempre. Mi svegliavo di soprassalto ogni mattina, un terrore muto ad attanagliarmi le viscere. Il cuore mi batteva all’impazzata, senza preavviso, durante la giornata. Vivevo con questo irrazionale senso di disfatta a pendermi addosso. Sapevo che, se avessi fallito di nuovo, in Kenya stavolta, non solo avrei confermato i giudizi delle malelingue - “Sei una nullità, una patata bollente, un inscatolatole di merendine” - ma avrei segnato anche la condanna a morte di Still I Rise. La mia ansia era diventata debilitante. E poi ho incontrato voi. Oggi, dopo una vita a soffrire d’ansia, a svegliarmi con la tachicardia e dormire solo se esausto, non ne soffro più. Non mi sveglio più di soprassalto ogni mattina. Il mio cuore non batte più all’impazzata senza motivo. Non penso più che tutto andrà male. E la voce, che per quasi trent’anni mi ha ripetuto che non ero abbastanza, adesso è muta. Non sono guarito, ma ho imparato a gestirla. E ora sono libero. Il merito è solo vostro. Dopo tre decadi di peregrinazioni nel mondo, siete stati voi a darmi ciò che andavo cercando: una Famiglia. Voi siete la mia Famiglia. E tra voi io ho trovato stabilità, ho trovato promesse, e ho trovato certezze. Tra voi io ho trovato qualcuno che, senza neanche saperlo, stavo cercando da quando sono nato: me stesso. E mentre noi vi diamo tanto, ogni giorno, grazie alla nostra Scuola, voi mi avete dato altrettanto. Mi avete dato la Pace. Quindi, se mai doveste pensare di avere un debito nei miei confronti, sappiate che è già ripagato. E che, pur non essendo il mio sangue, per me voi siete comunque miei. Grazie di tutto, miei figli e figlie. Vi amo infinitamente. Mi mancherete terribilmente. E giuro di fare presto: non appena fatto il mio dovere, è da voi che tornerò. A presto!".

Nicolò Govoni, poi, spiega il suo nuovo progetto che ha bisogno di tanti sostenitori: "La mia Missione in Colombia sarà chirurgica. Come CEO di Still I Rise, ho tre obiettivi strategici da raggiungere. Poi, fortunatamente, potrò tornare a Casa. Tornare da loro. Still I Rise è cresciuta. Siamo oltre 150 membri dello staff e 400 volontari nel mondo adesso. Come in un orologio ben oliato, tutti noi abbiamo un compito da svolgere. Non dipende più tutto da me. Ma ci sono cose che io solo posso fare. E in base alla precisione con cui riuscirò a farle, potrò tornare dai miei figli al più presto. E quindi cosa puoi fare tu per aiutarmi? Semplice: resta al mio fianco nei momenti di difficoltà e frustrazione che senza dubbio mi aspettano ma, soprattutto, tieni nel tuo cuore e nella tua mente le nostre Missioni in Kenya, Congo e Siria. Solo perché sarò lontano non significa che non abbiano bisogno di noi. Anzi, proprio perché non potrò raccontarle con una simile costanza, loro hanno bisogno di te. Se puoi, fai una donazione mensile ora per assicurare sostenibilità alle nostre Scuole e ai nostri bambini nella mia assenza. E se non puoi, condividi ora questo post per raggiungere altri cuori generosi. Solo insieme possiamo cambiare il mondo di nuovo. Pronti!?".


https://sostieni.stillirisengo.org/N/

INTESTATARIO: Still I Rise, IBAN: IT84J0501803200000016947665, 5x1000: 91015070633

 

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