L'ANALISI
18 Aprile 2023 - 07:59
Filippo Bongiovanni ieri sera durante il consiglio comunale di Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Nessun cenno alla questione della presunta ineleggibilità del sindaco Filippo Bongiovanni, durante la seduta consiliare di ieri sera, ma solo quanto indicato all’ordine del giorno, ossìa la prevista presa d’atto - infine approvata all’unanimità - per la sopravvenuta incompatibilità del sindaco alla carica ricoperta a seguito della sua elezione a consigliere regionale. Il punto è stato affrontato al termine del consiglio comunale, a partire dalle 23.15. Il primo cittadino si è assentato uscendo dalla sala, essendo interessato in prima persona alla questione, e su invito del presidente del consiglio comunale Pierfrancesco Ruberti la parola è passata al segretario comunale Sabina Candela.
“Si tratta di un atto dovuto che io come segretario ho dovuto intraprendere in quanto in data 1º marzo del 2023 l'Ufficio regionale della Corte d'appello ha proclamato ufficialmente i nuovi consiglieri regionali eletti il 13 febbraio tra cui il sindaco pro-tempore del Comune di Casalmaggiore, dottor Filippo Bongiovanni. Successivamente alla prima seduta del Consiglio regionale il 15 marzo il presidente ha comunicato la proclamazione dei consiglieri regionali della 12esima legislatura. Pertanto la normativa, in particolare il Testo unico 267 del 2000 e in special modo l'articolo 65 primo comma e l'articolo 69, primo comma, prevede che le due cariche sono incompatibili tra di loro. Trattasi di una causa di incompatibilità successiva per cui il testo unico disciplina questa situazione facendo sì che venga contestato in questo caso al sindaco la causa di incompatibilità successiva, assegnando un termine di dieci giorni perché egli faccia la sua scelta quindi opzioni l'una o l'altra carica”.
La procedura prevede la contestazione formale della incompatibilità con atto “che va notificato specificatamente al sindaco. Da quel momento decorreranno i dieci giorni per formulare osservazioni oppure eliminare le cause sopravvenute di incompatibilità - ha precisato Candela -. Ovviamente l'atto viene comunicato anche alla Prefettura di Cremona”. A partire dalla notifica, decorrono dieci giorni per la convocazione di un nuovo consiglio comunale, “in cui il sindaco o comunicherà le sue osservazioni o farà una scelta per l'una o l'altra carica. Poi il consiglio comunale prenderà atto della scelta del sindaco. Se il sindaco deciderà di optare per la carica di consigliere regionale, il consiglio comunale prenderà atto che è decaduto da sindaco. Se invece opterà per la carica di sindaco, il procedimento si chiuderà e lui continuerà a fare il sindaco”. Quindi, alle 23.22, il voto unanime.
Adesso, però, resta da vedere che cosa verrà deciso in relazione alla presunta ineleggibilità di Bongiovanni alla stessa carica di consigliere regionale. Com’è noto, nel corso della riunione della giunta per le elezioni della Regione è infatti emerso a carico del primo cittadino del capoluogo casalasco un motivo di possibile ineleggibilità, ossìa il fatto di non essersi dimesso per tempo da consigliere di amministrazione del Consorzio di bonifica Navarolo. Il motivo di ineleggibilità deriverebbe in sostanza dal fatto che Bongiovanni, come figura designata dai sindaci dei Comuni facenti parte del comprensorio cremonese-mantovano quale membro del consiglio di amministrazione del Navarolo, sarebbe parte di un ente controllato dalla Regione. La decisione in merito dovrebbe essere imminente. Se verrà dichiarata la ineleggibilità in Regione di Bongiovanni, al Pirellone al suo posto entrerà Riccardo Vitari di Ticengo, che alle scorse consultazioni regionali raccolse 552 preferenze contro le 1907 di Bongiovanni.
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