L'ANALISI
31 Marzo 2023 - 19:18
CREMA - Dopo cinque mesi, il bocciodromo comunale di via Indipendenza è tornato ad ospitare una gara, ma il termine dei lavori di ristrutturazione è ancora lontano. Con un ritardo biblico, l’impresa Do-Ve di Roma ha in pratica terminato il primo lotto, piastrellando la cucina e eseguendo l’intervento antisismico obbligatorio. All’appello manca però un elenco di opere lungo come un rosario.
Nuovo impianto di riscaldamento e climatizzazione della zona bar-ristorante e della piastra sopraelevata; nuovo impianto elettrico; impianto fotovoltaico; ribassamento della controsoffittatura del bar; nuovi spogliatoi e docce della piastra sopraelevata, qualora l’ipotesi di utilizzarla come palestra andasse in porto; tinteggiatura interna ed esterna; attrezzatura per la cucina, nuovo bancone bar e relativi arredi; cancello di ingresso; corsie da gioco all’aperto sotto la copertura. Una volta quantificato il costo degli interventi, potrà partire il bando del secondo lotto. Sui tempi e modi, al momento non ci sono certezze. E non è neppure il caso di azzardare ipotesi, visto come sono andate le cose finora.
«Quel che sappiamo – spiega il responsabile delle società di bocce per la zona cremasca, Antonio Vannucchi – è che il primo lotto è terminato. Dalla Federazione, però, non abbiamo più sentito nessuno. Non so se avremo a disposizione i due campi esterni per l’estate. Al momento non è stata contattata nessuna azienda specializzata per realizzarli e siamo già in aprile». Fino a dicembre, quando il Consorzio Unifib, che ha in gestione il bocciodromo fino al 2040 e che ne sta curando i lavori, era presieduto dal cremonese Bruno Casarini, un interlocutore c’era. Ora che la presidenza è stata affidata a un veneto, Giorgio Marian, e che la partita è stata presa in mano direttamente dagli uffici romani della Federazione, con a capo il segretario generale Riccardo Milana, i dubbi superano le certezze.
Se la Fib tace, il Comune è muto (mercoledì potrebbe essere la volta buona che va in discussione in consiglio comunale un’interpellanza sul bocciodromo) e i bocciofili sono sempre più preoccupati. Alle spese per la ristrutturazione, il Comune, proprietario dell’impianto, parteciperà con 35 mila euro all’anno per 15 anni. Ma solo a lavori terminati.
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