L'ANALISI
24 Marzo 2023 - 09:18
PIADENA DRIZZONA - «È sempre più vicino il momento in cui dovrò sciogliere la società sportiva». Giuseppe Stanga, presidente dell’Asd Volley Piadena, è molto preoccupato e contemporaneamente arrabbiato per come si sono messe le cose a proposito del PalaTenda, scoperchiato dal 4 luglio dello scorso anno a causa della tromba d’aria che ha provocato danni anche al vicino Pala MG.K.Vis. Stanga crede che non sia più possibile riuscire ad avere l’impianto risistemato entro giugno, data limite perché poi non saranno più disponibili le palestre di Canneto sull’Oglio e di Casalromano dove le ragazze fanno ora allenamento.
Com’è noto, nell’impianto sportivo di via XX Settembre non sono stati finora effettuati interventi di sistemazione. Il sindaco Matteo Priori ha spiegato che il Comune non può intervenire direttamente in quanto l’edificio non è ancora di proprietà pubblica, essendo in atto un leasing con la Banca ICCREA. Le ultime novità riguardano il fatto che sono stati effettuati aggiornamenti del progetto di sistemazione inviati all’istituto di credito. Il tutto perché non è ancora chiara l’entità del risarcimento che dovrà essere erogato.
«Ci si sarebbe dovuti muovere in un modo diverso — afferma Stanga —. Non è possibile che dal 4 luglio ci si trovi ancora in queste condizioni, con una palestra scoperchiata ormai nell’abbandono e che sta andando verso il totale degrado. Non ci sono solo i problemi legati alla copertura, ma anche inconvenienti determinati da infiltrazioni e altro. Ricordo che alla nostra società sono iscritte quasi 150 ragazze. Una realtà che coinvolge circa 180 persone considerando i volontari, perché di volontariato si parla. Così come della importante funzione sociale, che però non sembra interessare a nessuno. Le squadre sono 9, compresa quella di B1, che da inizio anno sono diventate 12. La prima squadra adesso può disputare le partite al Pala MG.K.Vis, ma per gli allenamenti la struttura usata dal basket non è sufficiente».
Le ragazze si allenano a Canneto, Asola, Casalromano e Calvatone. «A Casalromano in estate demoliranno l’impianto e anche a Canneto sono previsti lavori, grazie a contributi ricevuti dai Comuni. E comunque non è giusto costringere le ragazze a tutti questi trasferimenti. Sono disagi forti per le famiglie e hanno anche come conseguenza l’allontanamento di iscritte».
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