L'ANALISI
21 Marzo 2023 - 19:54
Maria Luise Polig, a fianco il castello di Pandino
PANDINO - «Grandi proclami durante l’inaugurazione della fiera di primavera da parte del sindaco Piergiacomo Bonaventi. Dieci milioni di euro per progetti e cantieri. Purtroppo, tra le promesse della campagna elettorale e i fatti c’è un abisso. Non vorremmo che, a poco più di un anno dalle amministrative, già oggi tutto si riducesse a propaganda». La minoranza del Gruppo civico contesta punto su punto le scelte della giunta.
«Partiamo dai lavori di riqualificazione del castello – scrivono dal gruppo guidato da Maria Luise Polig –: due milioni di euro, di cui 960mila da contributo regionale. Per il resto debiti del Comune: due mutui le cui rate sono da pagare forse chiedendo ai contribuenti più tasse? Oltre ai soldi manca la trasparenza sul progetto. Nessuna illustrazione pubblica delle finalità di questo faraonico intervento di restauro, cosa si intende fare oltre alla passerella di abbattimento delle barriere architettoniche, già prevista dalla precedente amministrazione? C’è un’idea di come e da chi verranno utilizzati gli spazi dopo?».
Dopo aver ricordato che «senza informare i cittadini la giunta ha calato sulle loro teste un nuovo polo di logistica di 60mila metri quadrati in Via Marona, il nulla osta all'insediamento di un centro commerciale sul confine a Palazzo Pignano, mettendo una pesante ipoteca sul comparto commerciale di Pandino» il Gruppo civico passa ai 4,8 milioni di euro per la nuova materna. «Di punto in bianco spunta la nuova scuola per l’infanzia. La maggioranza fino ad oggi non ne ha fatto parola nel programma di mandato e nemmeno una riga negli schemi di bilancio di questi quattro anni. Dov’è il progetto? Sarebbe auspicabile che la cittadinanza venisse informata, ma pare che tutto sia un gran segreto».
Infine la riqualificazione della Casearia. «Ma i tre milioni li ha finanziati la Provincia, un’ottima notizia davvero di cui ringraziamo». Per il Gruppo civico c’erano altre priorità. «Per la sistemazione e messa a norma delle scuole e palestre a Pandino e Nosadello servirebbe quasi un milione di euro, soldi che finora non sono stati trovati costringendo il rinvio da un anno all’altro i lavori sulla sicurezza. Se devo scegliere di indebitarmi lo faccio per un maniero di seicento anni o per le scuole dove vivono, studiano e lavorano centinaia di bambini, ragazzi e adulti?».
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