L'ANALISI
21 Marzo 2023 - 17:01
Il sindaco Maurizio Fornasari, a fianco una foto di repertorio con un cane preso in consegna
ANNICCO - Stamattina alle 10.30, il personale del distretto veterinario di Crema dell’Ats, con la collaborazione del Comune, ha raggiunto via Marconi per trasportare due cani, di proprietà di una famiglia lì residente, al rifugio di Vaiano. Uno degli animali si era reso responsabile di un’aggressione ai danni di una coppia di pensionati del posto, finiti al pronto soccorso per i morsi al polpaccio. E il sindaco Maurizio Fornasari ha emesso un’ordinanza che impedisce agli ex proprietari di detenere, d’ora in poi, qualsiasi razza di cane (viste anche le continue fughe degli esemplari). L’uomo e la donna, di origine straniera, si sono dimostrati collaborativi e hanno accettato la decisione.
«Lo facciamo per garantire la tranquillità del vicinato», hanno assicurato. D’accordo il primo cittadino: «Questo è il miglior esito possibile. Siamo intervenuti prima che un incidente isolato potesse degenerare in un problema di pubblica sicurezza. Il Comune — prosegue Fornasari — ha fatto tutto ciò che era possibile e nei tempi più rapidi. Le tre settimane che separano l’aggressione da questo intervento sono da imputarsi unicamente alla lunghezza burocratica delle pratiche che, posso assicurare, sono state portate a termine da tutte le parti in causa con il massimo della celerità».
I fatti risalgono a sabato 4. Era mattina quando l’animale, un collie, fugge di casa e si aggira per la centralissima via Marconi. Qui incrocia due persone, un uomo di 71 anni e una donna di 77. Si spaventa e li azzanna, entrambi al polpaccio. Per la pensionata le ferite sono un po’ più serie, l’uomo se la cava invece con una piccola escoriazione. Vengono comunque visitati a Cremona e dimessi dopo le cure del caso, decidendo poi di non sporgere denuncia. Subito multati, con una sanzione da cinquanta euro, i padroni smarriscono il cane già il giorno successivo. Glielo riporta il sindaco, con un multa e un’altra multa, sempre da cinquanta euro.
A questo punto si fa però chiaro che le parole e le contravvenzioni non bastano ed entra allora in campo l’Ats. Prima i veterinari prescrivono ai titolari dell’animale il posizionamento di una rete più alta e resistente, poi mettono il cane in quarantena, affidandolo a loro. Passa il tempo e non si verificano altri incidenti, ma nel vicinato la preoccupazione cresce, specialmente considerando che l’episodio del doppio morso era arrivato dopo una lunga serie di altri avvistamenti del cane libero e senza guinzaglio. Gli stessi residenti, con una portavoce protetta dall’anonimato, confidano la loro esasperazione a La Provincia.
Infine arriva la decisione del Distretto veterinario: i cani, sia il responsabile dell’aggressione sia l’altro, vanno affidati. Intanto andranno al rifugio. La chiosa del sindaco: «Sono bravi cani, non è colpa loro. Sono certo che non rimarranno a lungo a Vaiano e che qualcuno, che ha maggior tempo e cura da dedicar loro, si farà presto avanti per adottarli. Questo è il finale migliore per tutti, ovviamente cani compresi».
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