L'ANALISI
20 Marzo 2023 - 05:15
SONCINO - Centocinquanta sottoscrizioni in due ore e mezza. Questo il bilancio della prima mattinata di raccolta firme per protestare contro la chiusura dell’ufficio postale di via Galantino, disposta da Poste Italiane per i lavori di ristrutturazione nell’ambito del progetto di ammodernamento Polis.
L’iniziativa, lanciata dalla lista di minoranza Uniti per Soncino insieme all’attivista politico Roberto Grazioli, ha riscosso da subito vasto apprezzamento fra i soncinesi che sono rimasti particolarmente colpiti dalla scelta di chiudere le poste per ben tre mesi.
«Quello che chiediamo – hanno ribadito ieri in piazza Garibaldi i promotori della campagna, raggiunti dal sindaco Gabriele Gallina che ne condivide gli intenti – è che Poste Italiane fornisca una valida alternativa all’utenza di Soncino, con particolare riferimento ai nostri concittadini anziani che non possono certo raggiungere in piena autonomia gli uffici di Gallignano o Romanengo. Gli esempi ci sono e ne abbiamo già constatato l’efficacia. Basterebbe, molto semplicemente, ricorrere agli uffici mobili o ai container per garantire, in loco, i servizi strettamente necessari. È già stato fatto per altre realtà più piccole e troviamo incomprensibile e inaccettabile che non sia stato preso in esame per Soncino».
A sposare la causa di Uniti sono anche, e soprattutto, gli iscritti all’associazione Pensionati e Anziani di Soncino, tra i più colpiti dal disservizio. Il Comune, nel frattempo, ha scritto all’azienda precisando che si riserva il diritto di tutelare, nelle sedi opportune, i cittadini danneggiati. Probabilmente, però, una soluzione si troverà prima di arrivare alla battaglia legale.
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