L'ANALISI
19 Marzo 2023 - 05:20
CREMONA - È rimasta chiusa anche ieri la vasca didattica del complesso natatorio comunale. Forus renderà noto quando la piscina dei bambini tornerà disponibile. Nel frattempo la minoranza va all’attacco e chiede la convocazione della Commissione di Vigilanza.
Intanto si definiscono meglio i contorni dell’ultimo inconveniente: non sono state le alghe a rendere torbida l’acqua, bensì la sporcizia conseguente alla messa in moto del nuovo scambiatore di calore fermo da tempo, installato per risolvere il problema dell’acqua fredda. Un problema di cattiva manutenzione, dunque. Cambia l’ordine dei fattori ma non il risultato.
A causa dell’acqua sporca venerdì pomeriggio la piscina è stata immediatamente chiusa e lo resterà fino a quando non saranno terminate le operazioni di ripulitura e manutenzione.
Previsioni sulla tempistiche non ve ne sono, Forus, gestore dell’impianto, non rilascia dichiarazioni, ma è sicuro che solamente in assoluta sicurezza e nella garanzia degli indispensabili standard didattici, i piccoli allievi dei corsi di nuoto potranno riprendere a frequentare le lezioni per le quali le famiglie hanno già versato quote di iscrizione e frequenza. Ad alimentare il disappunto di mamme e papà avrebbe contribuito anche la mancata comunicazione del disservizio tanto che ieri mattina qualche bimbo si sarebbe presentato per la consueta lezione.
«Mio figlio non va in piscina da dicembre. Abbiamo da recuperare 10 lezioni, e tra l’altro per poterle recuperare bisogna essere iscritti sempre al modulo in corso, se no non puoi recuperarle. Quindi siamo stati ‘costretti’ ad iscriverci al nuovo modulo, quando avevamo da recuperare quasi tutto il precedente. Mio figlio per recuperare dovrebbe andare almeno tre volte a settimana», lamenta una mamma.
«Hanno i nostri contatti, ma sembra che non tutte le famiglie siano state avvisate», incalza un’altra che punta il dito contro il gestore dell’impianto.
«Abbiamo pagato il corso, per chi abita fuori città un disagio ulteriore. Vorrei che mi sia dato il servizio che mi spetta», aggiunge una terza. E ancora: «La piscina oggi (ieri, ndr) è di nuovo chiusa. Ho portato mio figlio stamattina dopo che venerdì ci siamo trovati la sorpresa della piscina chiusa. Ci hanno assicurato al 100% che oggi sarebbe stata aperta. E invece altro giro a vuoto in macchina».
Dal canto suo, l’assessore allo sport Luca Zanacchi da un lato conferma: «A causare la torbidità dell’acqua è stato il residuato delle conduttore, non le alghe. Mi stupisco di come la gente parli a sproposito, improvvisandosi manutentori». Dall’altra si smarca: «Ma il gestore cosa dice in proposito? Io non sono il suo portavoce, non l’ho mai fatto e non ho nessuna intenzione di farlo».
E il ‘caso piscina’ è già diventato politico, con i consiglieri comunali di Forza Italia decisi ad affrontare l’argomento in Commissione di Vigilanza. «Non passa giorno che nella gestione della piscina comunale non si verifichino disservizi e inadempienze. Durante l’incontro tra la dirigenza di Forus e le società sportive — scrivono gli ‘azzurri’ Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi e Maria Vittoria Ceraso di Viva Cremona — è emerso il fatto che nella piscina olimpionica per un lungo periodo ha funzionato solo una pompa invece di quattro, ci sono stati problemi di temperatura dell’acqua e di qualità dell’aria e in generale la mancanza di manutenzione dell’impianto. Ma in che modo il Comune ha vigilato e contestato nel tempo tutti questi disservizi che di fatto si traducono in un inadempimento della convenzione? Questo è principalmente il tema che affronteremo nella Commissione Vigilanza affinché si possa fare chiarezza sulle responsabilità di questi mesi disastrosi di gestione dell’impianto. Sul fronte del mancato inizio dei lavori di riqualificazione — si legge ancora nel comunicato — abbiamo invece inviato una nota al Collegio dei Revisori affinché si esprima in merito alla legittimità e correttezza del pagamento da parte del Comune della quota di ammortamento investimenti pari ad euro 66.611,00 annui. Di fatto il citato pagamento sembra configurarsi quale corrispettivo di una prestazione che non è mai stata eseguita e che potrebbe pertanto generare un possibile danno erariale. Nella Commissione di Vigilanza chiederemo conto all’assessore Zanacchi anche di questo comportamento che lascia pensare che in realtà il Comune sia in balia di Forus che, nonostante le rassicurazioni date al momento del subentro, sta andando in continuità con la pessima gestione Sport Management».
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