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MONDO BUSINESS. L'EDITORIALE

Gravi ritardi: l'immobilismo il male peggiore

Autostrada Cremona-Mantova, raddoppio della Paullese, doppio binario sulla Mn-Cr-Mi e riqualificazione del porto sono i nodi da sciogliere

Luca Puerari

Email:

lpuerari@laprovinciacr.it

18 Marzo 2023 - 15:57

Gravi ritardi: l'immobilismo il male peggiore

Ora che la campagna elettorale per le Regionali è finita è urgente passare dagli impegni e dalle enunciazioni di principio ai fatti. Le ‘passerelle’ dei vari politici se da una parte sono un rito inevitabile, dall’altra sono le occasioni che un territorio deve sfruttare per farsi sentire, per reclamare attenzione, per elencare le priorità. E in questo mese e mezzo Cremona, Crema, Casalmaggiore e l’intera provincia hanno alzato la voce: la politica locale e le categorie economiche - industriali, artigiani, agricoltori, commercianti - hanno ribadito con forza la necessità di dotare il territorio di infrastrutture adeguate, condizione necessaria per far uscire dall’isolamento un’area produttiva ricca di eccellenze di ogni genere ma frenata nello sviluppo e nella crescita da un gap infrastrutturale ormai insopportabile e oltremodo penalizzante se raffrontato con altre province.

L’inefficienza delle infrastrutture si traduce in un grave danno per l’economia del territorio: Ambrosetti ha sottolineato quanto il gap infrastrutturale costi alla nostra provincia il 2% del Pil annuale, qualcosa come 240 milioni di euro all’anno: un ‘buco’ che inevitabilmente penalizza la capacità di investire delle nostre aziende e anche la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per restare al passo in mercati sempre più competitivi le nostre aziende devono poter contare su interconnessioni stradali moderne e funzionali. Lo stesso discorso vale per migliaia di persone - lavoratori e studenti - che ogni giorno si spostano in treno verso Milano sopportando disagi e ritardi che li penalizzano.

Il messaggio che il cuore pulsante dell’economia locale ha lanciato anche in queste settimane è molto chiaro: non c’è più tempo! E’ urgente accelerare, dare concretezza agli impegni. La politica ‘del fare’ non deve restare sulla carta ma deve essere una buona pratica che porta a risultati in tempi ragionevoli.

La ‘madre’ di tutte le infrastrutture è l’autostrada Cremona-Mantova, impossibile non prenderla ad esempio. Se ne parla da vent’anni ma ancora oggi non sappiamo se si farà o meno. Tutti - politica e mondo economico - sentono l’esigenza di un collegamento veloce fra le due città: ormai da tempo sono in campo due ipotesi (autostrada e riqualificazione della statale) ma al di là del dibattito non si va. Giusto il confronto a tutti i livelli, giusto ascoltare tutte le campane, giustissimo valutare il rapporto ‘costi benefici’ ma poi la politica ha il dovere di decidere. L’immobilismo è davvero il male peggiore.
Restando all’autostrada Cremona-Mantova, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e l’appena riconfermato presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana hanno ribadito con forza l’impegno per realizzare l’opera ma al tempo stesso non hanno nascosto le difficoltà. Staremo a vedere cosa succederà…

Questo numero di Mondo Business è un dossier molto ricco che fa il punto sullo stato dell’arte delle principali infrastrutture della provincia, senza dimenticare alcune opere sul confine con le province di Piacenza, Parma, Brescia e Mantova. Nella maggioranza dei casi purtroppo si racconta di ritardi, di progetti approvati e poi di improvvisi dietrofront, ma fortunatamente ci sono anche situazioni che si stanno sbloccando come quella del ponte di Casalmaggiore o di recenti inaugurazioni come quella della bretella Robecco-Pontevico. Per tutto il resto non c’è più tempo.

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