L'ANALISI
14 Marzo 2023 - 05:09
Il consigliere comunale Gabriel Fomiatti
CASALMAGGIORE - Manca praticamente un anno esatto ma il lungo percorso verso le Comunali del 2024 è già iniziato.
Gabriel Fomiatti, consigliere comunale di minoranza, ha lanciato il suo progetto civico come corollario di un’analisi (impietosa) dell’attuale situazione cittadina. «Siamo sempre più isolati e ci stiamo sempre più isolando. Non siamo più attrattivi sotto alcun punto di vista: economico, sociale, comunitario, turistico. Stiamo finendo nel dimenticatoio — afferma — ma non è sempre e solo colpa degli altri. Sappiamo bene che in pochissimi si sono occupati concretamente del Casalasco. La domanda è: quanto ci siamo impegnati noi per avvicinarci agli altri? Poco. Sicuramente molto poco negli ultimi 15 anni».
Fomiatti invita a «rompere questo modo di fare politica sonnolento che è diventato abituale da parte delle ultime amministrazioni: chiudersi negli uffici, amministrare i numeri, adeguare regolamenti a disposizioni di legge e stare affacciati alla finestra a guardare il futuro della nostra città scorrere insieme all’acqua del Po. È arrivato il momento di uscire dai quattro fossi che ci circondano e di creare nuovi legami e alleanze con altre città e comuni, fino ad arrivare al capoluogo provinciale».
Il consigliere vuole che Casalmaggiore diventi «un comune medio-piccolo di dimensioni europee e per far ciò il sindaco deve uscire e girare per conoscere altre realtà e per far conoscere Casalmaggiore: c’è bisogno di farci conoscere e approfittare di nuove opportunità. Dobbiamo creare legami anche con comuni che fanno parte di altri paesi europei. Organizzare iniziative congiunte, magari partendo dalle sinergie scolastiche. Perché per costruire il futuro di Casalmaggiore bisogna partire pensando a loro: i giovani. Nel 2023 i giovani sono le vere fasce deboli che in molti casi devono fare da soli in un ambiente arduo: salari bassi, costi alti, poche opportunità. Solo i più fortunati possono contare su un inevitabile aiuto da parte della famiglia di origine. È per questo motivo che bisogna puntare gli sforzi maggiori su di loro».
Fomiatti invita a «sfruttare le occasioni che l’Europa mette a disposizione ed è compito di un’amministrazione trovarle e attuare politiche per poter ricevere finanziamenti volti allo sviluppo. Sembrano tutti argomenti lontani e che non incidono nella quotidianità, ma in realtà sono alla base di uno sviluppo sociale e ad un miglioramento del benessere di tutti i giorni».
C’è poi bisogno di ritrovare il senso di comunità. «Tutti devono prendere esempio da quelle frazioni di Casalmaggiore che questo senso non lo hanno smarrito. Interagire quotidianamente con gli altri, il senso di solidarietà verso il prossimo in difficoltà migliorano la vita di tutti. Questo può però essere fatto solamente se si ha una visione nuova e rinnovata. Serve la voglia di osare. Servono idee innovative. Serve che si mettano in gioco coloro che vogliono una Casalmaggiore che punti in alto e che guardi lontano».
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