L'ANALISI
09 Marzo 2023 - 21:35
Roberto Balzarini, vicepresidente di Siamo Noi
CREMONA - «Ricordatevi che il dare fa bene agli altri e a noi stessi». Un messaggio che i ‘suoi’ volontari ben difficilmente potranno mai dimenticare. Roberto Balzarini, vice presidente di Siamo Noi Onlus, si è spento nelle scorse ore alla Poliambulanza di Brescia. Il 25 aprile avrebbe compiuto 77 anni. Ciò che resta è il suo esempio, il suo esserci sempre e comunque, la sua serietà nel donarsi. Il volontariato era la sua vita. La sua nuova vita, quella dopo la perdita dell’amata moglie, sua compagna fin dall’adolescenza.
Un duro colpo per Balzarini, che comprensibilmente faticava ad elaborare il lutto. E pensare che dopo la perdita, lui gli ospedali non li voleva nemmeno vedere. «La perdita di mia madre lo segnò molto – racconta la figlia Ilaria – io riuscii a superare il lutto, mentre mio padre faticava. Per un paio d’anni ha vissuto in una specie di limbo, era spaesato davanti a quella situazione. Anche gli ospedali erano diventati tabù, impossibile per lui entrarvi senza far riemergere certi momenti». Forse non avrebbe mai pensato che qualche anno dopo sarebbe diventato un punto di riferimento, una presenza costante all’interno di un reparto delicato come il Pronto soccorso.
Serio e riservato, talvolta burbero quando qualcosa non andava per il verso giusto, ma sempre pronto, disponibile, presente. «Avvicinarsi al volontariato fu una svolta per lui, gli diede un nuovo orizzonte – ricorda la figlia – all’inizio pensava di non essere tagliato per il mondo sanitario, poi emersero la sua serietà e la sua dedizione, le stesse qualità che metteva nel lavoro». A Balzarini serviva un nuovo equilibrio e dopo le iniziali titubanze, capì che donare sé stesso e il proprio tempo gli avrebbe dato nuova linfa vitale. La voce della figlia Ilaria è appassionata ma tranquilla nel raccontare il padre Roberto, anche se nel riportare a galla il ricordo di quel carattere deciso e abituato al comando le scappa un sorriso.
«Era fatto così, talvolta dovevo tenerlo a bada e lo prendevo in giro per quel suo fare da capo, ma la sua generosità era unica. Aveva preso molto seriamente il volontariato ma a me raccontava poco, era molto riservato. Era testardo, ma aveva una delicatezza nell’entrare nel mondo degli altri davvero incredibile». Balzarini non si è mai tirato indietro. Nemmeno di fronte al Covid, una battaglia che avrebbe spaventato anche il più fiero dei condottieri. «All’epoca ero preoccupata; era davvero in prima linea. Sapevo che era ben protetto, ma il pensarlo così vicino a quel tremendo virus mi angosciava. Quando gli ricordavo che aveva una certa età si arrabbiava, ma non c’era modo di fermarlo. La sua missione era esserci e nemmeno la pandemia lo ha scalfito».
In tanti hanno voluto ricordarlo mercoledì alla camera ardente. Di recente era stato nominato vice presidente di Siamo Noi. «Era raro che parlasse di sé, ma sono sicura che quell’attestato di stima lo avesse reso molto orgoglioso». Se ne è andato con riservatezza, Balzarini. Ora difficilmente quel reparto sarà lo stesso, privato di quella presenza costante e attenta, ma i ‘suoi’ volontari continueranno il suo lavoro. Con serietà e dedizione, come lui avrebbe voluto.
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