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Piscina, lo strappo della Baldesio: «Disservizi: non paghiamo»

Niente quota di marzo per l’utilizzo dell’impianto e Forus lascia fuori gli atleti. Morabito: «Un atto grave». Poi Zanacchi media: porte riaperte. E pace fatta?

Alberto Guarneri

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redazione@laprovincia.it

02 Marzo 2023 - 05:25

Piscina, lo strappo della Baldesio: «Disservizi: non paghiamo»

CREMONA - Le 14.30 di ieri: un gruppo di giovani nuotatori si ritrova all’esterno della piscina comunale per il consueto allenamento pomeridiano. Sin qui nulla di strano, ma una volta varcata la soglia arriva la doccia fredda: «Spiacenti, ma abbiamo l’ordine di non farvi entrare» spiegano all’ingresso due componenti dello staff della piscina. Un divieto che fa rumore e che affonda le proprie radici in uno scambio di mail risalente a qualche giorno prima: da una parte la Canottieri Baldesio, che lamentando diversi disagi subiti manifesta la propria intenzione di ottemperare solo parzialmente alle scadenze economiche delle quote previste il 28 febbraio; e dall’altra Forus, gestore dell’impianto, che risponde minacciando il divieto di ingresso agli atleti. Cosa effettivamente accaduta ieri pomeriggio, quando solo l’intervento del vicepresidente della canottieri Baldesio, Marco Montagni, ha permesso di superare l’impasse consentendo il regolare svolgimento degli allenamenti.

«La nostra è stata chiaramente una provocazione – racconta Paolo Morabito, allenatore della squadra Master Baldesio – fatta non solo per ribadire una volta di più i disservizi subiti, ma anche e soprattutto per ottenere un incontro a livello dirigenziale. In questi mesi abbiamo palesato problemi di ogni tipo, ma nessun rappresentante di Forus si è mai fatto sentire».

Azione e reazione: acconto di marzo volutamente non versato e ragazzi lasciati fuori sotto la pioggia. Una contromossa, quella di Forus, che non è piaciuta al coach della Baldesio: «Vietare l’accesso ai nostri ragazzi in risposta alla nostra provocazione è grave, un atto mai visto in tanti anni di esperienza – spiega Morabito –. È ovvio che il nostro gesto fosse un modo per arrivare, direi finalmente, ad un confronto; ma è altrettanto chiaro che prendersela con giovani incolpevoli sia una risposta assolutamente evitabile».

Ed è proprio in quel diritto allo sport negato ai giovani che si inserisce la mediazione dell’assessore allo Sport, Luca Zanacchi, che con un giro di telefonate scongiura il muro contro muro invitando le parti al rispetto degli accordi e auspicando maggiore collaborazione: «Tra Forus e Baldesio, così come con tutte le altre società, esistono convenzioni che non sono di competenza del Comune – spiega Zanacchi –, ma arrivare allo scontro non fa bene a nessuno. Mi sono mosso perché di mezzo c’erano giovani incolpevoli, a cui era stato vietato di allenarsi. Comprendo le ragioni di entrambe le parti e ho cercato di fare da facilitatore: ognuno ha obblighi, ma un maggior dialogo gioverebbe alla situazione».

In serata, la tregua definitiva: cifra mancante versata e battibecco appianato. Pace fatta. Per ora.

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