L'ANALISI
24 Febbraio 2023 - 09:33
Il sindaco Ceresini con le richieste inviate alle compagnie telefoniche
SOLAROLO RAINERIO - È una delle cosiddette ‘zone bianche’, ossia dove il segnale del cellulare è scarso o assente. Non siamo in alta montagna o in un territorio particolarmente isolato, ma a Solarolo Rainerio, dove la mancanza di una linea telefonica stabile ed efficiente per cellulari crea non pochi problemi alla cittadinanza.
Il sindaco Vittorio Ceresini ha cercato di provare a risolvere la situazione ma senza fortuna. «Purtroppo – racconta mostrando i documenti delle pec – ogni nostra protesta è finita in un nulla di fatto. Il problema non è di diretta competenza delle amministrazione comunali, ma ovviamente ci siamo dati da fare per cercare di risolvere la cosa. Tutti gli operatori di telefonia mobile sono stati interpellati: Tim, Iliad, Wind 3 e Vodafone. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. La cosa che più infastidisce è la mancanza di un interlocutore».
Da dove ha origine il problema? «Molto semplicemente in paese non abbiamo un ripetitore per i cellulari. Il segnale arriva da quelli installati a San Giovanni in Croce, il bosco di Villa Medici lo scherma e arriva in paese debole, anche se mi sembra strano che nel 2023 bastino pochi alberi per creare così tanti problemi. Navigare senza wifi è impossibile, così come telefonare in diverse zone. Quando ero sindaco a San Giovanni era stata messa un’antenna in zona cimitero, e analoga scelta era stata fatta a Solarolo. Dopo alcuni anni l’antenna a Solarolo è sparita e non ne conosco i motivi. Circa tre anni fa era venuto un agente Tim che aveva garantito un aumento di potenza sui ripetitori di San Giovanni, ma non è cambiato nulla. Come amministrazione comunale abbiamo già individuato la zona dove poter installare il ripetitore, è sulla strada per andare a Gussola, dove un tempo c’era la piazzola ecologica, qualsiasi operatore sarebbe accolto a braccia aperte dai cittadini, che farebbero immediatamente la portabilità».
La mancanza di una linea telefonica la si tocca con mano anche con l’episodio raccontato da Ceresini. «C’è stato un caso di un intervento del 118 in paese. I sanitari dovevano comunicare con la centrale operativa per le condizioni del ferito e per concordare il ricovero, ma non sono riusciti a mettersi in contatto se non spostandosi. Senza dimenticare i casi in cui si ha necessità di chiamare parenti per emergenze e non si riesce».
Per risolvere parzialmente la cosa tanti cittadini sono tornati così ad installare in casa la linea fissa, con un esborso maggiore di spesa. «Abito a Solarolo da poco più di un anno – racconta un residente – e prima abitavo a San Giovanni. Mi sono spostato meno di due chilometri, quindi una distanza irrisoria ma la situazione è cambiata radicalmente. Oltre a telefonare senza problemi, a San Giovanni avevo un router con cui in casa avevo internet e spendevo 15 euro al mese, a Solarolo per avere internet in casa ho dovuto installare una linea fissa e spendere 26 euro al mese, quindi 132 euro in più all’anno».
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