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Rossoni: «Serve la nostra voce, ma decide Fontana»

Parla l’ultimo politico cremonese in Giunta regionale: «Puntiamo al rappresentante, non indichiamo il settore»

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

17 Febbraio 2023 - 05:30

Rossoni: «Serve la nostra voce: decide Fontana»

Gianni Rossoni

CREMA - Il curriculum in Regione parla per lui: per oltre 20 anni è stato tra i protagonisti al Pirellone, negli ultimi sei del suo incarico, fino all’autunno 2012, aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente e poi di assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro.

Gianni Rossoni, oggi 74enne sindaco di Offanengo e anche presidente dell’Area omogenea cremasca, è stato l’ultimo politico della provincia di Cremona a sedere nella giunta lombarda, negli anni di presidenza di Roberto Formigoni.

Dopo due lustri senza un cremonese nella stanza dei bottoni, il territorio compatto chiede un assessorato. Rossoni non si tira indietro, ma si mantiene prudente. «Ovvio che io sia favorevole, come lo sono tutti gli amministratori locali. Ritengo importante sostenere questa richiesta, caldeggiata anche dal mondo economico e associativo provinciale. L’ultima parola, però, spetta sempre al presidente. Sarà dunque Attilio Fontana a scegliere la squadra, con le conseguenti nomine degli assessori e le relative deleghe».

L’ex sindaco di Varese si appresta ad iniziare il suo secondo mandato da governatore. «Il centrodestra ha ottenuto un’evidente riconferma – prosegue Rossoni – ma sono cambiati gli equilibri di forza tra i partiti della coalizione. Fratelli d’Italia, in virtù del risultati raggiunti, è la formazione di maggioranza relativa. Com’è logico che sia, chiede, attraverso il proprio coordinatore regionale, il 50% degli assessorati. Poi vengono la Lega, Forza Italia, la lista civica del presidente Fontana e Noi moderati. Sono le abituali procedure di assegnazione degli incarichi. Giustamente le scelte del governatore devono tenere conto dei risultati dei partiti che, in ultima analisi, sono l’espressione della volontà degli elettori. All’insieme di questi due fattori, l’ultima parola del presidente e il peso politico delle forze in campo, va sommata la capacità delle persone. La competenza è fondamentale. Mi auguro davvero che tutto il territorio lombardo venga rappresentato all’interno della squadra di governo, che ricordo comprenderà anche i sottosegretari. Sarebbe la soluzione ideale».

Su quale potrebbe essere l’area maggiormente strategica per Cremona e Provincia, Rossoni non si sbilancia. «Fermiamoci per ora alla rivendicazione territoriale di una rappresentanza cremonese in giunta, senza pretendere un particolare settore – aggiunge –: come sindaci e come territorio avremo comunque come interlocutori primari i consiglieri eletti. Non mi sembra corretto che gli amministratori locali si mettano in prima linea per sollecitare il governatore verso questa scelta. I partiti si sono presentati al voto, hanno ottenuto consensi in percentuali diverse e rivendicano le loro rappresentanze. Tocca a loro trovare gli uomini e le donne giuste per i singoli assessorati in modo da offrire al presidente un elenco di nomi in grado di garantire le adeguate capacità per gli incarichi a cui saranno chiamati».

La giunta sarà cosa fatta entro pochi giorni. «Le nomine potrebbero arrivare nel corso della prossima settimana – conclude il sindaco di Offanengo – in modo che in Regione possano riprendere subito il lavoro in continuità con quanto fatto nella passata legislatura».

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