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IL PROCESSO

Palline da tennis imbottite di hashish: detenuto arrestato in carcere

Tra 29 giorni sarebbe uscito da Cà del Ferro, fine pena il 16 marzo. Ma la polizia penitenziaria lo ha beccato in un'area interdetta vicina all'orto dove lavorava

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

16 Febbraio 2023 - 17:57

Droga nelle palline da tennis,

Il carcere di Cremona in via Cà del Ferro

CREMONA - Tra 29 giorni sarebbe uscito dal carcere. Fine pena il 16 marzo. Ma in carcere, la polizia penitenziaria lo ha beccato con tre palline da tennis imbottite di hascisc raccattate in un’area vietata ai detenuti, non lontano dall’orto. In tutto 320 grammi di droga.

Cornel Fieraru, nato nel 1972 in Romania, operatore chimico, due matrimoni, una casa a Milano, è stato arrestato dalla polizia penitenziaria. I retroscena li ha raccontati oggi al giudice il comandante della polizia penitenziaria, Pierluigi Parentera.
Fieraru è uno dei detenuti con la facoltà di lavorare nell’orto all’interno di Cà del Ferro. Alle 12.15 di mercoledì scorso, un agente ha visto «un movimento strano»: Fieraru si era allontanato verso un’area vietata ai detenuti. «Perché sei andato in quella zona vietata?», gli ha poi domandato l’agente. Lui ha spontaneamente consegnato una pallina da tennis. Lo hanno perquisito: ne aveva altre due. Una quarta è stata a trovata in quell’area vietata ai detenuti. Le quattro palline imbottite di hascis erano state lanciate dall’esterno. Da chi? L’indagine non è finita.

«Perché ha raccatto le palle da tennis in quella zona interdetta ai detenuti?» ha rilanciato il giudice. Fieraru l’ha spiegata così: «Lunedì avevo lavorato nell’orto. In quell’area avevo lasciato un attrezzo, un secchiellino. Ho trovato le palline nell’erba e le ho raccolte».

Due giorni fa, alla polizia penitenziaria l’aveva spiegata diversamente (dichiarazioni spontanee). Ovvero che tre detenuti gli si erano avvicinati. «Tu che hai libertà di movimento, vai lì e prendi le palline, altrimenti è peggio per te».

Il difensore, Guido Priori, ha chiesto i termini a difesa in attesa del risultato delle analisi sull’hascisc sequestrato.

Il processo si celebrerà il 2 marzo. Arresto convalidato. Fieraru resta in carcere. Il giudice ha motivato così la misura. «In considerazione della negativa personalità dell’imputato, che pur ristretto nella casa circondariale e prossimo alla liberazione per fine pena, si è prestato a raccogliere palline da tennis contenenti sostanza stupefacente lanciate all’interno dell’area della casa circondariale dall’esterno come evidenziato dalla relazione di servizio, deve ritenersi sussistente il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, approfittando della libertà di recarsi nella zona degli orti». E, quindi,« l’unica misura adeguata è quella della custodia cautelare in carcere». 

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