L'ANALISI
14 Febbraio 2023 - 20:26
PIADENA DRIZZONA - Si affida alla collaborazione con l’associazione Movimento Incontro Ascolto – Centro antiviolenza di Casalmaggiore il Sistema accoglienza e integrazione che vede il Comune di Piadena Drizzona come ente capofila di otto Comuni aderenti al progetto: Calvatone, Tornata, Voltido, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago e Rivarolo del Re ed Uniti. Una organizzazione pubblica che ospita presso le strutture del territorio interessato le beneficiarie appartenenti sia a nuclei monoparentali mamma-bambino che a nuclei famigliari compositi e, per esse, progetta percorsi di integrazione e autonomia finalizzati alla riconquista della propria indipendenza personale e interculturale.
Sai e Mia hanno sottoscritto un protocollo di intesa per condividere le progettazioni, assicurare attività di prevenzione, sensibilizzazione e interventi attinenti al tema della violenza sulle donne, con riferimento specifico alle donne immigrate, rifugiate e richiedenti asilo. Va ricordato che Mia fa parte della Rete Nazionale Antiviolenza 1522 e partecipa attivamente alla Rete Regionale dei Centri antiviolenza della Lombardia. Svolge attività sia di accoglienza e presa in carico per le donne vittime di violenza di genere sia di prevenzione, informazione, sensibilizzazione, attraverso la realizzazione di percorsi formativi, seminari, convegni e progetti di prevenzione nelle scuole di vario ordine.
Le donne migranti, secondo l’accordo, usufruiscono autonomamente e su libera scelta personale dei servizi e delle competenze messe a disposizione dalle operatrici di Mia recandosi presso la sede del Centro antiviolenza o, in presenza di eventuali particolari necessità, presso un luogo protetto offerto dal Sai con i rispetto della tutela della privacy delle donne.
Dal canto suo, Mia si impegna a mettere a disposizione delle beneficiarie alcuni servizi, attivati all’interno dei progetti personalizzati di fuoriuscita dalla violenza, in accordo o su richiesta dell’interessata: ascolto telefonico, accoglienza, valutazione del rischio, definizione di progetto personalizzato per la fuoriuscita dalla violenza, consulenza psicologica, consulenza legale, counseling, ma anche mediazione linguistico-culturale, orientamento al reinserimento socio-lavorativo e abitativo, accompagnamento ai servizi sociali territoriali e, in accordo con la donna, gestione casi integrati con altri soggetti della rete inter istituzionale.
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