L'ANALISI
08 Febbraio 2023 - 05:05
Il medico veronese Filippo Righetti
CASALMAGGIORE - Il nuovo direttore della struttura complessa Anestesia e rianimazione dell’ospedale Oglio Po sarà il medico veronese Filippo Righetti. Lo ha decretato il direttore generale dell’Asst di Cremona, Giuseppe Rossi, che ha preso atto del verbale definito dalla commissione di valutazione dei candidati. Righetti verrà assunto a tempo indeterminato e avrà un incarico quinquennale, per quanto attiene alla direzione del reparto. A presentare la candidatura per il posto di primario erano stati in cinque: uno non è risultato ammissibile perché non in possesso di un requisito, cioè l’anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina.
Righetti arriva dall’Azienda Ulss 9 Scaligera di Verona. Attualmente lavora alla direzione di struttura semplice all’ospedale Fracastoro, San Bonifacio, prestando attività di coordinamento, gestione e sviluppo dell’assistenza ai pazienti tracheotomizzati, nell’ambito di una piena integrazione ospedale-territorio. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Verona nel 2004 e ha conseguito la specializzazione in Anestesia e Rianimazione con indirizzo intensivo nel 2008. È stato referente dell’attività di donazione e trapianto organi e gestione del paziente in morte encefalica, tutor in sala operatoria e terapia intensiva dei medici in formazione della scuola di specialità in Anestesia e Rianimazione dell’Università degli studi di Verona.
Righetti subentra al responsabile del reparto, il dottor Mario Riccio, che è andato in pensione alcuni giorni fa dopo il recupero di un lungo periodo di ferie arretrate. Resta sempre aperto il problema del reperimento dei medici anestesisti. La stessa Asst ha sottolineato «la situazione di grave carenza in cui versa l’organico medico anestesista del Dipartimento di Area Emergenza Urgenza, per effetto dell’impossibilità di far fronte al turn over degli ultimi anni, stante l’esito insufficiente delle procedure di reclutamento ordinario messe in campo ed espletate dell’azienda, da ultimo nella primavera del corrente anno».
Una situazione di carenza accentuata dall’esito negativo, per assenza di candidature, delle ulteriori procedure di reclutamento non ordinario avviate dall’azienda per il reclutamento di liberi professionisti nelle more dell’espletamento delle procedure di reclutamento ordinario.
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