L'ANALISI
07 Febbraio 2023 - 05:00
CREMONA - L’Ansa – nata il 15 gennaio 1945 – e il giornale «La Provincia» sono quasi coetanei… Portano la loro età con una consapevolezza comune: la grande tradizione di un ininterrotto racconto del territorio e la naturale propensione a guardare avanti, giorno dopo giorno. È con questa consapevolezza che Luigi Contu, direttore della più importante agenzia di stampa nazionale, afferma: «La storia dell’Ansa è una storia intimamente legata a quella della stampa locale. La forza della nostra cooperativa e anche la sua libertà d’azione rispetto alle fonti stanno infatti nella capacità di avere la possibilità di mettere insieme una polifonia di voci e informazioni, di avere forza grazie ai nostri corrispondenti e i legami con i giornali locali ci permettono di presidiare i territori».
È una sorta di grande puzzle con molti colori, storie che si vengono a conoscere solo attraverso chi sul territorio ha i contatti diretti con le persone, con le istituzioni, ne documenta gli sviluppi, i momenti di crisi, ma anche le storie innovative e che possono fare scuola. «L’attenzione ai territori raccontati grazie ai giornali locali si traduce per l’Ansa nella possibilità di avere informazioni verificate e attendibili da rilanciare e far conoscere alla ribalta nazionale – continua Contu -. Molto spesso partiamo da notizie locali che magari si richiamano fra loro anche all’insaputa di chi le scrive e ciò permette poi di intercettare un fenomeno, di documentare, grazie alla conoscenza del particolare, una tendenza che sa essere di più vasto interesse».
In tutto questo la parcellizzata informazione locale sembra essere una risposta ancora valida e in un certo senso esclusiva: «Esclusiva perché non la trovi, se non nei giornali locali — spiega il direttore dell’Ansa —. La crisi che l’intero settore sta attraversando e che è particolarmente evidente per le grandi testate e le notizie che affrontano temi nazionali e internazionali. Le fonti di informazione si sono moltiplicate e anche gli spazi di dibattito stanno rendendo meno necessari i giornali tradizionali, le informazioni arrivano attraverso canali diversificati e molteplici. Il giornale non è più l’unico veicolo di notizie, esclusività che ha cominciato a venir meno con la diffusione massiva della tv, solo per fare un esempio. Questo è parzialmente accaduto per i giornali locali che hanno saputo mantenere un legame forte col territorio che raccontano, un legame diretto, ma hanno mantenuto anche la capacità di offrire un servizio, affrontare in maniera diretta le problematiche che i cittadini sentono loro più vicine dai disservizi amministrativi alle buche sulle strade».
Da tutto questo l’Ansa molto spesso prende spunto, trova la chiave per leggere fenomeni locali che possono diventare «paradigmatici. Per questo io dico ai miei redattori di dedicare tempo alla lettura dei giornali locali, una miniera di informazioni e ovviamente di spunti per servizi o approfondimenti che possono interessare un po’ l’intera nazione». In questo procedimento dal locale al globale – si potrebbe dire – non manca la necessità di fare i conti economici della sostenibilità, ma si è fatto largo anche una rinnovata «consapevolezza – conclude Contu -. La pandemia, la guerra, il flusso di notizie in presa diretta stanno dimostrando come per una buona informazione ci sia bisogno di affidarsi a professionisti, i nuovi media per quanto richiedano grande tempestività non hanno cancellato le regole del mestiere che è fatto di presa visione di ciò che è accaduto, di verifica di quanto si è venuto a sapere e di una narrazione che sappia tener conto della giusta distanza. Questo fanno i giornalisti da sempre e questo vale per ogni mezzo di informazione. Si può fare buona informazione anche con Tik Tok, ma ciò che non deve venire meno è il mestiere. Ecco credo che la sfida che ci attende stia nell’assicurare ai nostri lettori l’autorevolezza e la veridicità di ciò che comunichiamo, poi come comunicarlo cambia, ma a non cambiare è il lavoro del giornalista che giorno dopo giorno racconta la realtà e la offre ai lettori».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris