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Caso nuova farmacia: «Perizia sui costi»

Cnc vuole «chiarezza su tutti i conti» della sede in costruzione a Casalbellotto

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

05 Febbraio 2023 - 05:05

Caso nuova farmacia: «Perizia sui costi»

Il cantiere della nuova farmacia comunale di Casalbellotto

CASALMAGGIORE - «Non siamo soddisfatti di quanto è emerso in consiglio comunale sulla nuova sede della farmacia comunale di Casalbellotto, perché pensiamo che le cifre emerse siano molto al di sopra di quelle praticate nel mercato, per cui abbiamo chiesto al sindaco di rendersi garante e al presidente di Afm di fornirci la documentazione tecnica sugli immobili perché attraverso l’ausilio di tecnici si possa procedere ad avere un riscontro certo».


A parlare sono i consiglieri comunali del gruppo di minoranza Casalmaggiore la Nostra Casa, Pierluigi Pasotto, Mario Daina, Valentina Mozzi e Fabrizio Vappina. «Scusiamo gli ultimi due membri entrati da poco nel cda, ma ci rivolgiamo al presidente Marco Ponticelli che è lì da nove anni, strenuamente difeso dal sindaco. Nel cda da nove anni non c’è un esponente delle minoranze. Noi non consideriamo Ponticelli (espressione del Listone, nda) un rappresentante delle opposizioni e per essere chiari fino in fondo, dipendesse da noi, lo ringrazieremmo ma farebbe altro. Le motivazioni le abbiamo spiegate di persona a lui e al sindaco».


Cnc afferma che «l’operazione farmacia è partita due anni fa e condotta in gran segreto, annunciata a mezzo stampa, senza alcuna condivisione con la minoranza, pur di fronte a un impegno economico di circa un milione di euro su una partecipata al cento per cento ‘in house’ del Comune. Siamo a conoscenza di almeno due stabili disponibili per vendita o affitto, adiacenti alla sede attuale, che si sarebbero potuti valutare, ma il presidente ha dichiarato di esserne all’oscuro. Abbiamo chiesto quale sarà il futuro della sede attuale ma ci han detto che ci stanno pensando, dopo aver imbastito una operazione da un milione di euro: noi pensiamo che questo sia uno dei punti chiave».

«Se l’immobile verrà alienato quegli spazi verranno meno e con essi i servizi esistenti e allo stesso tempo tra sei anni si metterà chi dovrà decidere nelle condizioni di proseguire con un affitto a vita o accettare un acquisto a una cifra che consideriamo già adesso fuori mercato (750 mila euro; l’affitto è di 30 mila all’anno). Ora dobbiamo procedere alla nostra funzione di controllo, che piaccia o no, nei tempi e nelle modalità che ci sono stati consentiti. Non puntiamo il dito contro nessuno e non instilliamo sospetti. Vogliamo fare quello che siamo stati eletti per fare, tanto più che questa operazione rischia di pregiudicare in futuro la presenza della sede farmaceutica a Casalbellotto».

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