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Farmacia, la nuova sede divide ancora: è scontro in aula

Consiglio comunale sulla struttura della frazione. Cnc: «Uno spreco». La maggioranza: «Più profitti»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

02 Febbraio 2023 - 05:15

Farmacia, la nuova sede divide ancora: è scontro in aula

Il cantiere della nuova farmacia e l'edificio attuale

CASALMAGGIORE - Se tutto va bene, entro la fine di aprile la nuova farmacia comunale di Casalbellotto potrebbe essere ultimata e forse a inizio di maggio aperta. Intanto, però, la realizzazione del nuovo edificio ha animato il consiglio comunale di martedì, convocato su richiesta del gruppo di minoranza Casalmaggiore la Nostra Casa. Se da un lato il cda dell’Azienda Farmaceutica Municipale, con in testa il presidente Marco Ponticelli, sostenuto anche dal sindaco Filippo Bongiovanni, ha difeso in aula la scelta di realizzare una sede nuova, dall’altro Cnc ha ribadito di avere «fortissime perplessità», in particolare sulla congruità dei costi. Dubbiosa anche Annamaria Piccinelli (VivaceSostenibile).

Filippo Bongiovanni e Marco Ponticelli

I DUBBI

A introdurre il tema è stato Pierluigi Pasotto (Cnc): «La nostra intenzione è di fare chiarezza. Siamo qui non contro qualcuno ma nel totale interesse pubblico, perché la farmacia è dei cittadini di Casalmaggiore». Il consigliere ha osservato che il suo gruppo si è attivato per avere riscontri sui valori di mercato e sulle condizioni dell’intervento, avviato dalla asserita constatazione di uno «stato di obsolescenza» della sede attuale. «Non la trovo così maltenuta, non è a rischio di crollo. Non credo che la nuova sede possa portare a incrementi di fatturato». Ha quindi espresso il timore che in prospettiva possano perdersi il servizio del medico di base e dei due liberi professionisti che operano nell’edificio «vecchio» e ha manifestato perplessità sul fatto che l’avviso pubblico per l’assegnazione dei lavori sia stato pubblicato il 14 dicembre 2021 con ultimo giorno utile il 31 dicembre 2021, con tempi concentrati. «Fuori mercato» per Pasotto le condizioni economiche: 30 mila euro l’anno di affitto per sei anni, con la possibilità di riscattare dopo il sesto anno l’edificio a 750 mila euro, a un prezzo fissato a dicembre 2021, ante crisi, considerando che «nei paraggi ci risulta ci siano altre case in vendita di dimensione superiore».

Pierluigi Pasotto e Annamaria Piccinelli

LE REPLICHE

Bongiovanni ha introdotto Ponticelli e i consiglieri del cda Federico Acquaroni e Francesca Storti. «Mi pare un po’ eccessivo parlare come fate voi di ‘operazione immobiliare’. Già dal 2020 mi è stato presentato dal cda che l’immobile è in stato di obsolescenza, che è diversa dalla fatiscenza. Ha una età avanzata e per quelle che sono le nuove modalità lavorative è ampiamente inefficiente. Quanto ai due appartamenti: uno è in forte degrado, l’altro è usato come dormitorio per chi faceva 2 notti di turno al mese. Poi ci sono a fianco gli ambulatori medici». Il sindaco ha spiegato che una ristrutturazione sarebbe avrebbe comportato una chiusura della farmacia con perdita di fatturato di 800, 900 mila euro in un anno con il rischio di perdere clientela, nel frattempo. In più l’interruzione di servizio avrebbe creato problemi anche con Ats.

«Si è sondato il mercato ed è emersa l’offerta di un nuovo immobile da 210 metri quadrati di superficie lorda, con spazi visibili dalla strada e parcheggio con almeno 6 posti auto», con l’Afm acquisterà nuove attrezzature. Ponticelli ha aggiunto che «la ristrutturazione dell’esistente avrebbe comportato un costo complessivo di un milione, un milione e mezzo di euro, un impegno troppo oneroso, con altrettanti rischi per la stessa continuità aziendale di Afm. Il costo per noi è assolutamente congruo, allineato alle tabelle dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare. Non ravvisiamo alcuna criticità. Abbiamo optato per la locazione perché in sei anni andremo ad ammortizzare economicamente e finanziariamente i costi per le nuove attrezzature, pari a circa 500 mila euro. Alla fine dei sei anni si valuterà se continuare con l’affitto o meno». Tesi sostenuta anche da Pierfrancesco Ruberti, per il quale qualunque tecnico «in due minuti» valuterebbe più conveniente fare un edificio nuovo che mettere mano a un immobile vecchio. Pasotto ha chiesto quali siano le intenzioni rispetto ai servizi medici presenti. Acquaroni e Ponticelli hanno replicato: «Stiamo analizzando e pensando alla soluzione migliore».

Si è poi aperta una discussione dopo la riflessione della Piccinelli, secondo cui i prezzi dell’affitto e della vendita indicati sarebbero «molto più alti di quanto indicato dalle tabelle Omi: 70% in più per la locazione e 80 per la vendita, una differenza enorme. Secondo me, pazientando un po’ e facendo economie, si sarebbero potute fare scelte diverse. Era così impellente procedere in questo modo?». Marco Poli, dopo aver riflettuto sui valori Omi che vanno riferiti ai contesti, considerando che, in questo caso, si tratta di un negozio nuovo sulla strada, ha sottolineato che un cda in carica da tre anni effettua scelte e se crede in un progetto lo porta avanti subito. Ha poi ricordato che la gestione Ponticelli, dal 2014, ha portato a un milione di utili contro i bilanci precedenti che erano «tra il pareggio e il massimo utile di 25 mila euro nel 2012». Pasotto ha ribattuto che dal 2014 «la nuova sede di Casalbellotto ha portato utili che prima non c’erano». Fabrizio Vappina ha ribadito la necessità che sia il cda a proporre una valutazione sulle idee in campo, considerando che «il cda di Afm è un po’ più vincolato rispetto a una società privata». Sia Bongiovanni che Ponticelli hanno affermato che determinate decisioni non possono essere comunicate per evitare di dare vantaggi alla concorrenza.

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