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CREMONA: L'ADDIO A ZUCCHI

"Un uomo dalle doti imprenditoriali umane, un cuore grande e tanta generosità"

Chiesa di Sant'Abbondio stracolma questa mattina per l'ultimo saluto all'imprenditore scomparso due giorni fa a 82 anni

Mariagrazia Teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

03 Febbraio 2023 - 10:52

"Un’uomo dalle doti imprenditoriali umane, un cuore grande e tanta generosità"

L'imprenditore Vito Zucchi aveva 82 anni

CREMONA - Chiesa di Sant'Abbondio stracolma questa mattina per l'ultimo saluto all'imprenditore Vito Zucchi, "la sua chiesa che tanto ha amato e servito" ha detto don Andrea Foglia che ha concelebrato le esequie. "Un uomo dalle doti imprenditoriali umane, un cuore grande e tanta generosità mai sbandierata ma sempre condotta con signorilità e garbo". Zucchi è scomparso due giorni fa a 82 anni. La vita di Zucchi è coincisa con quella dell’Oleificio Zucchi. Vi entrò all’età di 23 anni, quando proprietario dell’azienda era lo zio Gianni Zucchi. Nell’arco della sua carriera ha ricoperto diversi ruoli di crescente responsabilità all’interno dell’organizzazione aziendale, fino ad assumerne la direzione.

Ne è diventato poi consigliere delegato nel 1984: sotto la sua guida, l’azienda si è aggiornata alle più recenti conoscenze tecnico-impiantistiche, riuscendo così a rispondere alle esigenze del mercato in termini di qualità del prodotto e di impatto ambientale, con particolare attenzione alla costanza qualitativa del servizio e alla flessibilità dell’offerta, diventando player strategico per la grande distribuzione come co-packer dei prodotti private label.

Dal 1996 ha continuato a ricoprire il ruolo di presidente del cda e consigliere delegato. Dal 2012, ha passato il testimone operativo ai figli Giovanni e Alessia. E a loro, così come alla moglie Ermiresa, si stringerà tutta la comunità che lo ha visto tra i protagonista, dell’economia ma anche del sociale. Non a caso, a quell’impegno costante «verso il bene comune» aveva fatto riferimento il sindaco, Gianluca Galimberti: «È stato un punto di riferimento per molti, ma soprattutto è stato un uomo che ha saputo e voluto spendersi per Cremona e per il suo territorio in maniera mai eclatante ma con costante perseveranza — così Galimberti aveva ricordato Zucchi —. La sua gentilezza e la sua riservatezza mettevano a loro agio le persone che incontrava, una qualità questa non comune. E una qualità che Cremona non dimenticherà».

FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI

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