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CORDOGLIO E RICORDI

La città in lutto per Zucchi: «È stato un riferimento per tutta la comunità»

Il sindaco Galimberti: «Ora Cremona è più povera: ha sempre agito in favore della città». La riservatezza e il sorriso per tutti. I funerali domani alle 10 nella chiesa di Sant’Abbondio

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

02 Febbraio 2023 - 05:25

La città in lutto per Zucchi: «È stato un riferimento per tutta la comunità»

CREMONA - Ha voluto espressamente che l’ultimo saluto avvenisse nella raccolta ed elegante Sant’Abbondio e non nella più imponente Cattedrale: anche nel decidere la celebrazione del suo funerale, l’imprenditore Vito Zucchi, scomparso martedì a 82 anni, ha dimostrato la sua propensione alla riservatezza e alla necessità di salvaguardare i valori della famiglia e della comunità.

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Sant’Abbondio è la parrocchia di appartenenza della famiglia Zucchi ed è lì che domani alle 10 si terrà l’addio. In questo c’è il temperamento e la riservatezza dell’uomo, ma anche la volontà decisionale dell’imprenditore. Vasto il cordoglio in città. E la consapevolezza di tutti — non solo di coloro che lo hanno conosciuto — è comune: Cremona ha perso un capitano d’industria che ha saputo lavorare per la sua azienda tenendo sempre presente la comunità all’interno della quale il suo agire era inserito.

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Proprio a questo fa riferimento il primo cittadino, Gianluca Galimberti: «La scomparsa di Vito Zucchi rappresenta una grave perdita per la comunità cremonese che si stringe attorno alla moglie e ai figli. Imprenditore di prima grandezza, era un punto di riferimento per molti, ma soprattutto è stato un uomo che ha saputo e voluto spendersi per Cremona e per il suo territorio in maniera mai eclatante ma con costante perseveranza. La sua gentilezza e la sua riservatezza mettevano a loro agio le persone che incontrava, una qualità questa non comune. E anche per questo credo che a molti mancherà il suo sorriso. A questo aspetto si affianca quello legato all’impegno rivolto alla comunità cremonese, un impegno svolto con autentica dedizione e spirito di servizio».

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Un altro sindaco, l’ex primo cittadino Oreste Perri, ricorda la persona: «Sapeva metterti a tuo agio sempre, sapeva trattare con tutti con estrema gentilezza e affabilità — racconta —. Ci si vedeva al consiglio di amministrazione del Ponchielli e la sua presenza era una garanzia di toni pacati e di spirito collaborativo, perché aveva ben presente come l’obiettivo fosse il bene del teatro e della città. Zucchi era una persona che ti faceva piacere incontrare, che ti accoglieva con un sorriso che immediatamente sapeva metterti a tuo agio. E questo valeva non solo per chi lo conosceva, ma anche e soprattutto per chi lo incontrava per la prima volta. Tornando ai CdA del Ponchielli, ricordo con quale abilità sapeva ragionare sulle cose e sui problemi per risolvere ciò che non andava, sempre con grande garbo».


Nella parole dei primi cittadini si sintetizza la profonda stima nei confronti di un imprenditore che ha fatto la storia dell’industria cremonese e non solo, portando il nome di Cremona in tutto il mondo e conquistando con il suo oleificio un palcoscenico internazionale. Poi, però, nel momenti importanti le energie Vito Zucchi le recuperava in famiglia e in azienda. Ed è anche per questo, in onore del legame profondo con i suoi dipendenti, che la famiglia ha voluto aprire la camera ardente in modo riservato proprio a coloro che hanno condiviso il suo cammino imprenditoriale ed umano.

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