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CREMONA. IL LUTTO

Addio a Vito Zucchi, industriale e mecenate

Uno dei protagonisti della storia imprenditoriale cremonese si è spento a 82 anni circondato dall’affetto dei familiari e amici più stretti

La Provincia Redazione

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01 Febbraio 2023 - 08:16

Addio Vito Zucchi, industriale e mecenate

Vito Zucchi

CREMONA - È stato fra i protagonisti della storia imprenditoriale cremonese: gentile nei modi e riservato, la sua vita ha coinciso con quella dell’Oleificio Zucchi. Vito Zucchi, classe 1941, si è spento ieri circondato dall’affetto dei familiari e degli amici più stretti, l’adorata moglie Ermiresa e i figli Alessia e Giovanni, che ne hanno raccolto l’eredità e lo stile imprenditoriale, insieme alla riservatezza.

Zucchi era entrato in oleificio all’età di 23 anni, oleificio allora di proprietà dello zio Gianni Zucchi e nell’arco della sua carriera ha ricoperto diversi ruoli di crescente responsabilità all’interno dell’organizzazione aziendale, fino ad assumerne la direzione. Ne diventa poi consigliere delegato nel 1984: sotto la sua guida, l’azienda si aggiorna alle più recenti conoscenze tecnico-impiantistiche e riesce così a rispondere alle esigenze del mercato in termini di qualità del prodotto e di impatto ambientale, con particolare attenzione alla costanza qualitativa del servizio e alla flessibilità dell’offerta, diventando player strategico per la grande distribuzione come co-packer dei prodotti private label.

Dal 1996 continua a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delegato e, dal 2012, ha passato il testimone operativo ai figli Giovanni e Alessia.

figli

Vito Zucchi con i figli Giovanni e Alessia

Vito Zucchi era animato da uno spirito non solo imprenditoriale, ma di servizio nei confronti della comunità all’interno della quale si era trovato ad agire, quella aziendale come la più ampia comunità cremonese nelle sue diverse declinazioni economiche, culturali, sportive e associative. Attivo fin da giovane nell’Associazione degli industriali della Provincia di Cremona, ha svolto svariati incarichi e ne è stato presidente dal 2001 al 2005. È stato inoltre membro e, in seguito, vice presidente (2003-2005), del Consiglio direttivo e membro del Comitato ristretto di Confindustria Lombardia, rappresentando la Giunta a livello regionale.

Il legame col territorio si è espresso anche nell’impegno attivo in diverse importanti realtà del territorio cremonese. Dal 2004 al 2016 è stato presidente della Fondazione Banca Popolare Italiana di Cremona.

Importante e determinante è stato l’impegno profuso dal 2015 all’interno del consiglio della Fondazione Teatro Ponchielli , dove ha ricoperto, per due mandati, la carica di vice presidente e della cui costituzione è stato uno dei promotori, contribuendo a cambiare non solo la natura statutaria del teatro, ma anche il rapporto proficuo che un’istituzione culturale può intessere con le realtà economiche del territorio. Appassionato di pallavolo, ha anche legato il suo nome alla squadra maschile di Cremona, che sponsorizzò con il marchio Olio Zeta nella seconda metà degli anni Ottanta, caratterizzati da due promozioni consecutive dalla serie B fino al massimo palcoscenico nazionale della serie A1.

Zucchi è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 1977 e, nel 1985, gli è stata conferita anche l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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