L'ANALISI
31 Gennaio 2023 - 09:19
CREMONA - 31 gennaio 2023. In occasione dell'H-Open day emicrania, promosso dall’Osservatorio nazionale per la salute della donna (ONDA), gli specialisti dell’Asst di Cremona rispondono alle sei domande più frequenti poste in genere dai pazienti. Lo fanno attraverso un video di due minuti dove il direttore dell'UO di Neurologia Bruno Censori e la referente Centro cefalee ospedale di Cremona Elisa Pari spiegano perché l’emicrania non è un semplice mal di testa e come riconoscerla.
La Neurologia dell’Ospedale di Cremona, infatti, rientra tra i 143 Centri cefalee italiani accreditati da Fondazione ONDA (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) per la presa in carico e la cura dell’emicrania femminile, che su scala nazionale colpisce più di una donna su quattro.
L’ambulatorio per le cefalee dell’ospedale di Cremona può contare su un’équipe di specialisti cui ogni anno si rivolgono 500 nuovi pazienti, fra prime visite e follow up. L’attività prevede la presa in carico della persona, dalla diagnosi alla definizione di percorsi terapeutici personalizzati e continuativi, condotti con un approccio multidisciplinare.
«L’emicrania è una patologia benigna che dipende da una vasodilatazione a livello cerebrale, considerata la causa del dolore. In genere presenta una predisposizione familiare: è caratterizzata da dolore ad elevata intensità che in genere interessa un lato della testa, limitando le attività quotidiane».
«L’emicrania si manifesta con attacchi di mal di testa intensi, che durano da diverse ore ad alcuni giorni, accompagnati da nausea, intolleranza per luce rumori e odori. È “cronica” quando si presenta almeno 15 giorni al mese, per almeno tre mesi consecutivi. Solo l’emicrania si manifesta in questo modo, e può essere diagnosticata esclusivamente in base ai sintomi. Distinguerla da un normale mal di testa è semplice, ma per curarla in modo adeguato è necessario rivolgersi ad un neurologo, preferibilmente ad un centro cefalee».
«Sì. Su scala nazionale, colpisce circa 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento nel periodo compreso tra pubertà e menopausa). Ciò si spiega per motivi ormonali: un calo di estrogeni predispone ad attacchi molto intensi, spesso a cavallo del ciclo mestruale. Ciò la colloca tra le patologie di genere, per la forte correlazione alle fluttuazioni ormonali, con un picco d’incidenza attorno ai 35 anni di età».
«Una diagnosi precoce evita ai pazienti di soffrire inutilmente di un mal di testa per definizione invalidante, che può essere trattato con cure molto efficaci. Da circa due anni all’Ospedale di Cremona sono in uso farmaci di nuova generazione a base di anticorpi monoclonali, che agiscono sulla proteina (CGRP) coinvolta nei meccanismi causa di dolore. La somministrazione consiste in un’iniezione ogni 28 giorni, che si può fare tranquillamente a casa ritirando il farmaco prescritto dallo specialista presso la farmacia ospedaliera (diretta da Andrea Machiavelli). Attualmente stiamo trattando una cinquantina di pazienti: questa terapia ha dimostrato una grande efficacia riducendo drasticamente la frequenza, la durata e l’intensità del disturbo».
«Il primo passo è rivolgersi ad uno specialista. All’Ospedale di Cremona, l’ambulatorio cefalee dedicato si tiene il venerdì mattina, dalle ore 9 alle 14.
La presa in carico inizia da una prima visita in cui si valuta la terapia migliore, cui seguirà un primo controllo a distanza di sei mesi. Per accedere è necessaria la prescrizione de medico curante per “Valutazione neurologica presso il centro cefalee”.
Numero verde regionale 800.638.638 (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20)
Per informazioni https://www.asst-cremona.it/web/guest/cup-cremona
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