L'ANALISI
26 Gennaio 2023 - 17:11
CREMONA - Cyber crime, truffe e ricettazioni, violenze di genere e infortuni sul lavoro, spaccio di droga e furti di auto o nei supermercati. Di processi così, le aule del Tribunale sono piene. Da qui lo stupore del giudice che tra i fascicoli impilati sul bancone, doveva trattare, oggi, il caso di un "ladro di polli".
Un caso dal sapore antico, di quelli che si dibattevano nella Pretura abolita ormai più di vent’anni fa. "Un caso che non mi capitava più dagli albori della mia carriera", ha commentato il magistrato. Un tuffo nel passato.
Il presente è la storia di un furto di due chiocce, 40 pulcini, 8 galline e un gallo del valore di circa 600 euro scomparsi nella tarda serata del 17 aprile di quattro anni fa, dal pollaio di Franco Maghella, 75 anni, ad Ostiano, nel Cremonese.
Da circa vent’anni l’anziano Maghella subiva razzie di galline. Così, ha piazzato le telecamere .
Tra le 21.30 e le 22 di quel 19 aprile, in due entrarono nel pollaio, dopo aver tagliato la rete di recinzione del campo. Agli atti ci sono sei video estrapolati dalla telecamera . Per i carabinieri che allora indagarono e visionarono i filmati, il "ladro di polli" è Cesare Bertoli, muratore di 58 anni, casa a Gambara, nel Bresciano, finito a processo per il furto di chiocce, pulcini, gallo e galline, in concorso con un complice rimasto ignoto. E c’è l’aggravante di aver commesso il fatto "con violenza sulle cose", ovvero di aver tagliato la recinzione del campo con dentro il pollaio. Inchiodato dai filmati e dalla sua voce, l’imputato.
Quattro anni fa, Maghella si presentò alla stazione dei carabinieri di Ostiano, denunciò il furto e consegnò i sei video, ciascuno della durata di 10 secondi. I militari li visionarono. Nell’annotazione di servizio, il maresciallo scrisse: " Si nota che a commettere il furto sono due soggetti, che parlano marcatamente in dialetto bresciano. Detti soggetti sono sconosciuti a questo Comando, ma considerato che il luogo del commesso furto è in direzione della provincia di Brescia, che i due soggetti ripresi e registrati parlano bresciano, i video sono stati consegnati ai limitrofi Comandi Stazione Carabinieri di Pralboino (BS) e Gambara (Bs) al fine di concorrere nell’identificazione dei malfattori, supponendo che potessero provenire da quell’area".
Alcuni giorni dopo, i carabinieri di Gambara si fecero vivi i colleghi di Ostiano. "Dalla visione dei filmati – prosegue l’annotazione di servizio – potevano affermare, senza ombra di dubbio, che uno dei due soggetti è Bertoli Cesare, personaggio molto noto, poiché gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, nonché nato, sempre residente e dimorante nel territorio di giurisdizione di quel Comando Arma"
Bertoli nega di essere un "ladro di polli", sostiene di non essere lui in quel video. Il suo avvocato Marilena Gigliotti non lo ha mai visto di persona. Lo ha sentito una sola volta per telefono. "Il mio cliente respinge l’accusa. Non aveva alcun motivo di rubare le galline, lo dimostreremo, ma non anticipo in quale modo e sarà anche sorprendente scoprire quale sarà la verità dei fatti. In tempi difficili, quali quelli attuali, in cui le procure sono impegnate in complesse indagini riguardanti reati anche di mafia, sorprende il dato di vedere riemergere reati che ormai davamo per scomparsi e che impegnano le forze dell’ordine in complesse attività di indagine per l’individuazione dei responsabili".
Il 27 aprile prossimo, il muratore si difenderà davanti al giudice.
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