L'ANALISI
12 Gennaio 2023 - 19:33
CREMONA - Sì ad un assessore espressione del territorio («nella mia giunta il Cremonese avrà il suo ‘cane da guardia’, al quale si affiancherà - come in tutte le altre province - il lavoro previsto da uno specifico patto d’area»), ma nessun impegno preciso per la Cremona-Mantova: «Di certo, sul tema delle infrastrutture a servizio di questa parte della Lombardia non staremo fermi, come invece hanno fatto per decenni le amministrazioni di centrodestra; del caso specifico parleremo, prendendo in considerazioni anche eventuali alternative, del resto credo che il minor consumo possibile di suolo costituisca un obiettivo generale condiviso da tutti, e poi prenderemo una decisione».
La storica opposizione all’autostrada regionale degli alleati 5 Stelle (che peraltro in provincia non hanno fatto mistero di non gradire affatto la partnership col Pd, disertando in massa le candidature alle regionarie sino a farle ‘saltare’) fa inevitabilmente sentire il suo peso nel programma di Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd in corsa per la successione ad Attilio Fontana alla guida del Pirellone.
Questo pomeriggio il politico milanese è stato ospite dell’Associazione Industriali, dove ha incontrato i rappresentanti delle categorie economiche riunite nell’Associazione ‘Assieme’. Majorino si è anche impegnato a proseguire il suo lavoro in consiglio regionale, onorando il patto con gli elettori lombardi anche in caso di sconfitta: «Sono convinto che la questione riguarderà Fontana e Letizia Moratti; in ogni caso io ci sono e ci sarò».
A differenza di quanto avevano fatto cinque anni fa l’allora candidato del Centrosinistra - il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -, o nel 2020 la portabandiera del Centrodestra Lucia Borgonzoni in Emilia Romagna; e preparandosi quindi ad abbandonare Bruxelles - dove si voterà nella primavera del 2024 - dopo l’esito delle regionali.
A rappresentare le istanze del mondo economico e produttivo cremonese è stato principalmente il padrone di casa Stefano Allegri, con una relazione introduttiva alla quale hanno poi fatto seguito gli interventi dei presidenti Andrea Badioni (Confcommercio), Massimo Rivoltini (Confartigianato Cremona), Marcello Parma (Cna), Carlo Beltrami (Ance) e Sonia Cantarelli (Apindustria Confimi). Tra i partecipanti all’incontro, anche il segretario provinciale del Pd Vittore Soldo, il sindaco Gianluca Galimberti e il consigliere regionale Matteo Piloni.
Allegri ha ribadito disponibilità e volontà di ‘Assieme’ di proporsi come autorevole espressione della voce del territorio anche in una logica di confronto e consulenza con il mondo politico-amministrativo. Ricordando i problemi di un’area che sconta una vistosa marginalità in regione. unita ad un endemico gap infrastrutturale e di rappresentanza in giunta; meritevole invece - anche a fronte della sua rilevanza economica - di ben altra considerazione.
«La strada da seguire è quella indicata nel Masterplan 3C», nella prospettiva di un autentico rilancio che parte dal tema demografico per arrivare a quello dei collegamenti, dell’attrattività di nuovi insediamenti industriali e del futuro della sanità.
Punti pienamente condivisi dai colleghi delle altre associazioni, che hanno toccato diversi temi (burocrazia e accesso al credito, sostegno alla Fiera ed alle famiglie ma non solo), sottolineando però in particolare la ‘scandalosa’ emergenza che contraddistingue la viabilità, a partire da quella ferroviaria; un’analisi sottoscritta da Majorino, costretto a diplomazia e cautela sul dossier ‘Cremona-Mantova’ ma risoluto nel sostenere che serve comunque un generale cambio di marcia rispetto alla situazione attuale.
Tracciando le conclusioni di un incontro «ricco di spunti», l’europarlamentare del Partito Democratico è tornato a sottolineare le numerose prospettive di sviluppo territoriale messe a fuoco nel Masterplan 3C, oltre alla sua personale sintonia con le richieste avanzate dai rappresentanti del mondo economico-produttivo.
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