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CIAO LUCA

Messa a Cristo Re, tutta Cremona per l'ultimo saluto a Vialli

Oggi alle 18,30 le porte della «sua» chiesa rimarranno aperte per permettere di seguire la cerimonia anche dal sagrato

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

09 Gennaio 2023 - 05:00

Messa a Cristo Re, tutta Cremona per l'ultimo saluto a Vialli

Un omaggio di un tifoso fuori dall'oratorio di Cristo Re

CREMONA - Piange anche il cielo a Cremona in queste ore così tristi. Oggi è il giorno del ricordo collettivo. Come da volontà della famiglia, si celebrerà una messa per Gianluca Vialli, nella sua Cristo Re. Alle 18.30, le porte della chiesa si apriranno per accogliere tutti quelli che vorranno essere presenti per salutarlo. Si attendono moltissime persone e così dalla parrocchia, fanno sapere che se i 300 posti disponibili non dovessero essere sufficienti, si lasceranno aperti i portoni della chiesa perché tutti possano in qualche modo assistere alla cerimonia.


La scomparsa di Luca ha scosso e travolto l’intera città, che da venerdì mattina, quando la notizia della sua morte ha iniziato a diffondersi, non sa riprendersi, fatica a ripartire. Tutti in giro parlano di lui, tutti lo ricordano. Per le strade cittadine, nei bar, commentando le tante pagine di giornale, sui social. Nel cassetto dei ricordi di molti cremonesi, di quasi tutti, c’è qualcosa che riporta a Gianluca. Una foto autografata, una maglia con dedica, un selfie, realizzato magari a qualche evento benefico, o a qualche manifestazione cittadina a cui lui cercava sempre di non mancare.

Di provare a incastrare fra i mille viaggi, i tanti impegni. Perché, se la sua vita era ormai da tantissimi anni a Londra, la sua famiglia d’origine, mille amici, le sue radici, restavano fortemente ancorate a questa terra. Soffriva un po’ del fatto che le sue figlie, nate e cresciute a Londra, stentassero un poco con l’italiano. Lo comprendeva, però ci teneva che anche loro sapessero bene da dove venisse e dove era cresciuto papà. Da dove era partito, giovane, esile e riccioluto, un calciatore dal talento straordinario e dal grande cuore grigiorosso, destinato ad entrare nella leggenda del calcio italiano e non solo.


Sono giorni tristi a Cremona, come lui non avrebbe voluto che fossero. Lui, che sosteneva con forza l’importanza di sorridere sempre, soprattutto quando diventava più difficile farlo. Le troupe televisive dei principali network nazionali si sono riversate in città poche ore dopo la notizia. Stand up da piazza del Comune, collegamenti davanti al portone della casa di famiglia in centro città, dall’oratorio di Cristo Re, dove tutto è partito, dalla residenza estiva, il castello di Grumello. Interviste ai conoscenti, agli ex allenatori, ai vecchi compagni di squadra, ma anche a tante persone comuni. Perché Vialli era di «tutti» i cremonesi, era ed è un pezzo di Cremona. Un pezzo importante, un figlio...


Il cielo è plumbeo da giorni ormai sulla città. Ogni tanto, piange un po’. Quando pensa a quanto sia stato ingiusto il destino con l’uomo, ma soprattutto con la brava persona. Ecco un termine che ritorna spesso quando si parla di lui. Tutti lo ricordano così: «Era davvero una brava persona». In una delle più recenti interviste, lui aveva espresso un desiderio: «Vorrei che un giorno qualcuno mi pensasse e dicesse: è anche per merito tuo se non mi sono arreso». E ancora: «La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo. Spero che la mia storia possa aiutare altri ad affrontare nel modo giusto quel che accade». Ora saprà che è così. Che è stato un esempio per tanti e che continuerà ad esserlo. Dopo giorni grigi su Cremona, sta provando a risbucare il sole. Un ultimo messaggio? Ci piace pensarlo.

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