L'ANALISI
08 Gennaio 2023 - 10:14
Vialli nel Pizzighettone, quarto da sinistra nella prima fila
PIZZIGHETTONE - Prima di essere chiamato «Topolino» e «Stradivialli» in riva all’Adda è stato «Cucciolo», perchè era il più minuto della squadra. Eppure già grande: determinato e con giocate da fuoriclasse, tanto da attirare l’attenzione della Cremonese che nel settembre 1977 ha firmato un accordo di acquisto per 50 mila Lire. A raccontare gli albori calcistici dell’allora 12enne Luca Vialli, mostrando vecchie foto e documenti inediti, è Giancarlo Bissolotti. Che all’epoca di anni ne aveva 22 ed era dirigente accompagnatore dell’As Pizzighettone: su e giù per la provincia portava i ragazzi (compreso il fratello di Luca, Maffo) nelle trasferte del campionato Esordienti.
«Al sabato pomeriggio capitava anche di dover arbitrare e ricordo come fosse ieri una partita in particolare: Pizzighettone contro Acquanegra – racconta Bissolotti –. Stavamo già vincendo 7 a 1, ma ho dovuto fischiare un fallo da rigore per il Pizzighettone. Al dischetto è andato proprio Luca, che era il più piccolino e che io chiamavo Cucciolo. Ha preso il pallone e si è avvicinato al portiere avversario, gli ha detto ‘Buttati alla tua destra che te la metto lì’. Il portiere non ci ha creduto e quando Luca ha calciato si è tuffato a sinistra, la palla invece è entrata dalla parte opposta a due centimetri dal palo. Quando ha segnato è andato a recuperare la palla in porta e si è girato verso il ragazzo dell’Acquanegra: ‘Io te l’avevo detto di buttarti a destra’. Già da piccolo aveva carisma e grandissime capacità. Aveva il calcio nel sangue».
Bissolotti ricorda anche uno scherzo bonario che i compagni di squadra fecero proprio a Luca durante un viaggio da Cremona a Piadena: «All’epoca guidavo una 126 che portava quattro persone, sono passato a prendere Luca che sarebbe stato il quinto ma era talmente minuto che l’abbiamo rischiata... Durante il tragitto però ci siamo imbattuti in una pattuglia della polizia stradale e così i ragazzi hanno detto a Luca di abbassarsi e nascondersi sotto ad un giubbotto. Anche una volta passato il posto di blocco, hanno continuato a ripetergli che c’erano altre pattuglie, svelandogli lo scherzo solo all’arrivo a Piadena. Non se l’è presa: ha riso insieme agli amici, con cui scherzava spesso».
Vialli non ha mai dimenticato Pizzighettone, tanto da mandare un lungo ed entusiasta telegramma di congratulazioni per la storica promozione in serie C e da tornare in diverse occasioni per fare visita alla società. É ancora Bissolotti a raccontare uno di quegli incontri: «Ricordo una festa organizzata a Regona. Luca quando vide mio suocero Tino Lorandi, vice presidente della società per tanti anni e medaglia d’oro della Federcalcio, con il sorriso gli disse: ‘Mi ricordo di te, soprattutto delle sberle sul coppino che mi davi’. Questo perché era solito salutare i ragazzi con bonarie pacche sul collo. Io e Luca ci siamo sentiti l’ultima volta dopo la vittoria agli Europei, poi avrei voluto coinvolgerlo in un’iniziativa, ma ho capito che le sue condizioni di salute erano tornate a preoccuparlo».
Lorandi ha lasciato a Bissolotti il contratto di cessione di Vialli alla Cremonese (firmato da Gigi Piacenza e Giuseppe Miglioli) insieme al cartellino del campionato 1976/1977. Una copia ingrandita di quest’ultimo è stata consegnata lo scorso aprile proprio all’attaccante, dal sindaco pizzighettonese Luca Moggi. «Vialli non ha mai dimenticato le radici e i valori che gli hanno trasmesso la famiglia ed il territorio cremonese – dice il primo cittadino –. Ha dimostrato di essere un grande uomo, oltre che calciatore. Ricordo l’emozione reciproca quando gli ho consegnato la riproduzione del cartellino del Pizzighettone». Anche la città murata vuole rendergli omaggio ufficialmente, in modi ancora da definire. Ma Bissolotti un’idea ce l’ha: «Proporrò a Moggi e al consiglio comunale di intitolargli anche il nostro stadio, magari una doppia intitolazione visto che anni fa si era parlato di ricordare la figura di Lorandi. A Pizzighettone potremmo avere uno stadio Lorandi-Vialli».
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