L'ANALISI
07 Gennaio 2023 - 10:47
Gianluca Vialli con Massimo Mauro al Golf Club Il Torrazzo di Cremona
CREMONA - «Con le parole è difficile parlare di un uomo così: ho visto Gianluca 10 giorni fa a Londra ed era ormai in condizioni molto, molto critiche. È stato difficile avere una buona comunicazione. Ma, per 10 minuti ogni 2 ore, riusciva a essere lucido e allora abbiamo parlato della Juve, della Sampdoria, della fondazione, abbiamo parlato di quello di cui parlavamo. Per fortuna sono andato a Londra per salutarlo, lui me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me». Così l'ex calciatore Massimo Mauro ricorda Gianluca Vialli, parlando al Tg1.
«Gianluca era un uomo credibile e sapeva esercitare la leadership, il lavoro nella Nazionale assieme a Mancini lo testimonia - aggiunge - e non finirò mai di ringraziare il presidente della Figc per avergli concesso negli ultimi anni della propria vita questa esperienza straordinaria, che a Luca è servita tantissimo. Il pomeriggio che sono arrivato a Londra, svegliandosi, Luca mi chiese di fargli un massaggio e io ho preso il suo polpaccio e gliel'ho massaggiato, a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: 'nonostante le mie condizioni, tu non avevi questi muscoli quando giocavi', e ci siamo fatti una gran risata. Aveva capito in che condizioni si trovava, ma mi sembrava ugualmente sereno. Anche perché ha una famiglia straordinaria, due bimbe come Olivia e Sofia fantastiche, una moglie che è stata straordinaria accanto a lui in questi anni». «L'unica cosa che non è riuscito a fare è stato il presidente della Sampdoria, società alla quale voleva trasmettere tutto il proprio sapere calcistico», conclude. (ANSA)
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