L'ANALISI
29 Dicembre 2022 - 10:00
Tifosi della Cremonese in una foto d'archivio
CREMONA - In occasione dell’incontro di calcio del campionato di serie A Cremonese–Sampdoria, disputatosi il 24 ottobre 2022 alle ore 18.30 allo stadio Giovanni Zini di Cremona, a fine partita sono state registrate alcune intemperanze e un tentativo di scontro tra frange di tifosi locali e supporters della squadra ospite. Com’è noto, tra la tifoseria della Cremonese e quella della Sampdoria esiste una forte rivalità data legata ad accadimenti degli anni ’90 che hanno interrotto un gemellaggio storico.
La massiccia presenza di forze dell’ordine facenti parte del dispositivo di ordine pubblico ha comunque impedito qualsiasi tipo di contatto tra le tifoserie prima della partita. Per tutta la durata dell'incontro non si è verificata quindi alcuna problematica relativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.
Al triplice fischio di chiusura dell’arbitro, che ha decretato il successo della squadra ospite, un gruppo di un centinaio tifosi cremonesi è uscito repentinamente dallo stadio per radunarsi nel piazzale Domenico Luzzara nei pressi della curva sud. Dopo essersi camuffati per celare la propria identità, si sono diretti verso via Dante Ruffini e poi verso via Antiche Fornaci, raggiungendo così via Cappuccini, dove era presente un presidio di personale in servizio di Ordine Pubblico, allo scopo di cercare il contatto coi tifosi sampdoriani i cui veicoli erano parcheggiati in una zona riservata in Via del Macello.
Dal gruppo si sono poi staccati una ventina di soggetti che hanno acceso numerosi fumogeni cercando di avanzare verso la tifoseria blucerchiata. Un tifoso cremonese, dopo essersi fermato, ha improvvisamente acceso e fatto partire un razzo luminoso di quelli utilizzati come segnalatori in ambito nautico, direzionandolo verso la tifoseria avversaria e verso le forze dell’ordine frapposte tra le due fazioni. Grazie alla presenza delle forze dell’ordine e alla mediazione operata dalla DIGOS, il gruppo ha poi desistito disperdendosi. Non si sono, quindi, verificati contatti fra le due tifoserie.
Nei giorni successivi la DIGOS ha avviato un’attività di indagine per di identificare gli autori del tentativo di scontro con i tifosi sampdoriani, nonché il responsabile del lancio del razzo. Attraverso la minuziosa analisi delle immagini dei circuiti di videosorveglianza cittadina, di quelle girate dalla Polizia Scientifica e di quelle riprese dalle telecamere posizionate dentro e fuori dallo stadio Zini, è stato individuato e identificato il responsabile del lancio del razzo di segnalazione, che è stato conseguentemente indagato nei giorni scorsi per il reato di possesso accensione e lancio di materiale pericoloso, in occasione di manifestazioni sportive.
Sono poi stati identificati altri due soggetti individuati fra i promotori del tentativo di contatto fra le tifoserie che non si sono resi responsabili di violazioni di carattere penale. L’analisi dell’attività investigativa effettuata dalla DIGOS ha poi consentito al personale della Divisione Anticrimine della Questura di avviare l’iter amministrativo previsto per l’emissione di provvedimenti interdittivi a carico dei tre tifosi. All’esito della procedura, il Questore ha applicato tre provvedimenti di D.A.SPO: della durata di un anno a carico dei due soggetti individuati fra i partecipanti all’azione e della durata di due anni a carico del soggetto responsabile dell’accensione e lancio del razzo.
I tre provvedimenti prevedono il divieto di accedere in tutti gli stadi e impianti sportivi del territorio nazionale, in occasione di tutti gli incontri di calcio anche di tipo amichevole disputati da qualunque squadra che militi nei campionati nazionali di serie A, B, Lega Pro, campionati dilettantistici D, campionati regionali (eccellenza, promozione, prima categoria, seconda categoria e terza categoria), anche amichevoli, gli incontri di calcio relativi alla Coppa Italia, Europa League, Champions League, gli incontri disputati dalla Nazionale Italiana e dalla medesima compagine Under 21, nonché in tutti i luoghi interessati allo svolgimento degli allenamenti delle squadre impegnate nei suddetti campionati.
Ai tre è anche vietato di accedere entro il raggio di 1000 metri dal perimetro dei luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive, ai luoghi e vie limitrofe interessati dalla sosta, dal transito o dal trasporto di coloro che partecipano e/o assistono alle predette manifestazioni sportive e più specificatamente le stazioni ferroviarie e luoghi adiacenti, piazzali abitualmente adibiti alle partenze, arrivo e sosta dei veicoli per gli esodi dei tifosi, le stazione autolinee e vicinanze, aeroporti, impianti sportivi e dintorni, a partire da due ore prima e fino a due ore dopo la conclusione delle sopracitate manifestazioni sportive agonistiche di calcio.
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