Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA

Casa di comunità senza ascensore per i disabili: appalto revocato, tutto da rifare

La ditta romana che si era aggiudicata i lavori di realizzazione dell’impianto non ha mai fornito all’Asst la documentazione richiesta dall’ufficio tecnico

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

27 Dicembre 2022 - 16:39

Casa di comunità senza ascensore per i disabili

CREMA - Rinviato a data da destinarsi l’abbattimento delle barriere architettoniche nella nuova Casa di comunità di via Gramsci, in parte già operativa e la cui inaugurazione è prevista il 9 gennaio con ospite l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.

Per avere il nuovo ascensore esterno (quello interno è troppo piccolo per consentire l’accesso a chi è in carrozzina), si dovrà aspettare almeno un altro anno. Il problema è duplice e di carattere tecnico. Passando da centro servizi, dunque dedicato soprattutto a uffici, seppur legati alle attività dell’Azienda socio sanitaria territoriale, a vera e propria struttura sanitaria, il progetto del vecchio ascensore esterno non è più adeguato ai nuovi bisogni. Inoltre, la ditta romana che si era aggiudicata i lavori di realizzazione dell’impianto in vetro e acciaio non ha mai fornito all’Asst la documentazione richiesta dall’ufficio tecnico, propedeutica all’assegnazione definitiva dei lavori. Da qui la revoca dell’incarico, ufficializzata dalla direzione generale dell’ospedale con un provvedimento emanato appena prima di Natale.

Si dovrà insomma ripartire da zero, con un nuovo bando. Di conseguenza i tempi per la realizzazione dell’impianto si allungano non di poco, rispetto a quanto si era prospettato un anno fa. «Negli incontri con le unità operative in capo alle quali dipenderanno le nuove attività socio sanitarie previste nella Casa di comunità e nella Centrale operativa territoriale è emerso che la tipologia di ascensore indicata nella procedura di affidamento non è adeguata alle nuove destinazioni d’uso, in particolare per quanto concerne accesso e percorsi dell’utenza – si legge nella delibera di revoca dell’appalto, firmata dal direttore generale Ida Ramponi –: consideriamo inoltre che la nuova funzione dell’immobile prevede l’erogazione di prestazioni sanitarie e la gestione operativa delle stesse con la necessità di consentire un agevole accesso dell’utenza alle diverse unità operative di offerta».

ramponi

Ida Ramponi, direttore generale dell'Asst di Crema

Non per nulla l’Asst ha rivisto la disposizione dei locali della palazzina ex Asl. L’accesso del pubblico sarà ovviamente più numeroso rispetto alle precedenti funzioni. La Casa dovrà nel tempo assicurare la continuità assistenziale sull’intero territorio cremasco, collegando i percorsi della prevenzione, della cura e delle dimissioni ospedaliere con quelli della riabilitazione e dell’assistenza domiciliare integrata.

Verranno inoltre riorganizzati i servizi territoriali, integrandoli e garantendo ai cittadini punti unici di accesso per scelta e revoca del medico di base, servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), servizi sociali, psicologi, Assistenza domiciliare integrata, infermieri di famiglia e di comunità: a pieno regime, nel 2024, saranno 26.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400